Pizzicata per la gola, dovrà stare senza macchina per 6 mesi. «Colpa» di un Mon cheri di troppo. Anzi più d’uno. Così si è giustificata una donna trentina di mezza età, fermata per un incidente stradale e denunciata per guida in stato di ebbrezza, con sei mesi di sospensione della patente. Di fronte a un tasso alcolemico pari a 1,1 milligrammi per litro (il doppio del consentito), la signora avrebbe detto agli agenti: «È colpa di quei cioccolatini, ne ho mangiati troppi».
La sanzione. La polizia locale che ha fermato la donna, forse anche per la strana giustificazione, hanno messo in dubbio la sua capacità di conduzione del veicolo, e hanno così disposto la richiesta di revisione della patente di guida. Dunque, un nuovo esame dopo più di vent’anni senza macchia.
Il ricorso. Una «punizione» eccessiva. E infatti la donna si è rivolta ad un legale, impugnando la richiesta del Servizio motorizzazione civile e dell’ufficio patenti della Provincia. La richiesta di sospensione cautelale del provvedimento è stata accolta. E ora, ovviamente, dovrà attendere la sentenza nel merito. La sospensione della patente di guida, sostiene il suo legale Franco Nardelli, ha creato molti problemi alla donna, che utilizza il veicolo per motivi di lavoro.
Il numero.
Ma quanti saranno stati i Mon cherì? Fatti un paio di calcoli a spanne, e considerato che il liquore (secondo il sito della Ferrero) è pari al 13% dell’intero cioccolatino, si arriva a più di venti. Forse trenta. I golosi sono avvisati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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