«Volevano costringermi a dire quello che faceva loro comodo. Le feste a Palazzo Grazioli, la cocaina. Mi hanno offerto 2.500 euro, ho un accordo firmato. Ma io mi sono rifiutata, l’intervista non è mai uscita e io non ho visto nemmeno un euro». È un fiume in piena, Manila Gorio, la transessuale amica della escort pugliese Patrizia D’Addario, che solo qualche giorno fa alla Stampa ha ipotizzato che la stessa D’Addario avesse pianificato da tempo l’idea di ricattare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per punirlo di una presunta promessa non mantenuta.
«Il tabloid londinese News of the world - ha detto ieri la transessuale alle telecamere di Studio Aperto - mi ha contattato nei giorni scorsi. Prima di registrare l’intervista, dopo la promessa di un compenso, mi hanno chiesto di essere piuttosto esplicita sui festini a casa del premier a Villa Certosa e a Palazzo Grazioli, mi hanno chiesto se ero a conoscenza del fatto che in queste serate si faceva uso di cocaina e dell’uso di queste ragazze legate alla prostituzione. Mi è sembrato che volessero quasi costringermi a dire delle cose di cui non ero a conoscenza». Tesi confermata anche dal legale della Gorio, Michele Cianci: «La sensazione era questa, hanno detto chiaramente di essere interessati solo a particolari scabrosi». Ma l’intervista non è mai stata pubblicata. «Me lo immaginavo - aggiunge la trans - visto che non ho detto nulla che avrebbe potuto infangare il premier». Niente sul presunto giro di droga, niente dettagli piccanti. Però Manila sa qualcosa che forse potrebbe ribaltare le verità della D’Addario, e vuole dirlo ai magistrati. «Nessuno in Procura mi ha mai contattato».
«Mai fatto pressioni sulla transessuale - ha detto in serata il direttore del periodico Stewart Kuttner - è falso al 100%.
Credevamo solo che avesse una storia interessante da pubblicare, poi ci siamo resi conto che non aveva in realtà dettagli in più da fornirci e, come spesso accade, abbiamo quindi deciso di non pubblicare l’articolo». L’accordo economico? «Normale prassi, se non esce sul giornale, la cifra pattuita non viene pagata». Niente scoop, niente soldi. È la stampa, bellezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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