Manovra, c'è il sì del governo Riforma fiscale in tre anni

Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo della manovra. Previsti tagli ai costi della politica. La riunione a palazzo Chigi era stata sospesa per dare vita a un tavolo tecnico di approfondimento proprio su questa questione. Tremonti ha incontrato Calderoli, Romano, La Russa e Romani. All'incontro ha partecipato anche Letta. Il premier: "Aperti alle proposte di tutti, ma ci sarà la fiducia". Non ci sarà un aumento dell'Iva, ma una revisione graduale delle aliquote. Niente tagli dal 2013 per gli enti virtuosi. Rinviato anche l'aumento dell'età pensionabile per le donne. Superbollo per le auto oltre 225 kw/h

Manovra, c'è il sì del governo 
Riforma fiscale in tre anni

Roma - Abbiamo oggi approvato la manovra che tende a ridurre il 4,5- 4,6 % per il pareggio di bilancio nel 2014". Con queste parole il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato il via libera del Consiglio dei ministri alla manovra economica per il pareggio di bilancio nel 2014 e il ddl delega sulla riforma fiscale. Un testo "largamente condiviso" dai ministri. "C'erano alcune cose sulle quali si è aperta una discussione serena", ha detto Berlusconi.

Riunione sospesa Il Cdm è stato infatti sospeso per consentire una riunione tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, della Semplificazione Roberto Calderoli, dell’Agricoltura Saverio Romano, della Difesa Ignazio La Russa, dello Sviluppo economico Paolo Romani, dell’Istruzione sui tagli dei costi della politica. All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario Gianni Letta. Poco dopo il Cdm è ripreso.

L'augurio di Berlusconi Dopo i "reiterati inviti del capo dello Stato, ci auguriamo che il pareggio di bilancio diventi obiettivo comune e condiviso" da tutte le "forze responsabili", ha poi detto il premier nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. "Spero che le forze di opposizione responsabili accettino senza pregiudizio" la collaborazione e che "il confronto sia senza preconcetti". È l’auspicio che Berlusconi rivolge alle forze di opposizione e che aggiunge:  "Crediamo che ci siano misure ponderate, poi ci sarà l’esame del Parlamento che ne discuterà. Ma alla fine credo che ci sarà la fiducia, anche perchè ci saranno moltissimi emendamenti che perseguono singoli interessi".

La crescita Per il biennio in corso, e cioè il 2011 e il 2012, già sono stati centrati gli obiettivi di bilancio, come ha precisato il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha aggiunto: "Il pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria, di economia, è un obiettivo politico e etico. Un Paese in deficit è anche in deficit di moralità". La manovra, secondo Tremonti è un "mix tra maggiori entrate e minori spese", è stato raggiunto insomma "un equilibrio tra sviluppo economico e rigore".

Le novità Tra le novità dell’ultima bozza del decreto l’aumento soft dal 2020 dell’età di pensionamento delle donne nel privato, il taglio del 30% sugli incentivi sulle bollette di luce e gas, riduzione ai trasferimenti di regioni ed enti locali per 9,6 miliardi nel biennio 2013-2014, la stretta sull’assenteismo e le auto blu. Arriva inoltre la liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura dei negozi nelle zone turistiche. Gli altri capitoli forti della manovra sono il blocco del turn over per i lavoratori della pubblica amministrazione e il congelamento degli aumenti contrattuali per gli statali, la stretta sulla sanità, il ritorno del pagamento dei ticket sanitari dal 2012 e novità sul patto di stabilità interno e la scuola. Inoltre, viene inaugurata anche da Tremonti la cosiddetta spendin review (stop ai tagli lineari) sulle spese di ministeri. Per quanto riguarda la riforma fiscale, arriva la riduzione a tre aliquote Irpef al 20, 30, e 40% e l’aliquota unica al 20% sulle rendite finanziarie con l’esclusione dei titoli di Stato. Nessun aumento secco dell’1% dell’Iva che sarà invece graduale e l’abolizione dell’Irap anche in questo caso graduale.

I tagli alla politica Nella bozza della manovra economica che il Consiglio dei ministri sta esaminando a palazzo Chigi sono previste "misure di risparmio, razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni centrali anche attraverso la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure, la riduzione dell'uso delle autovetture di servizio, la lotta all'assenteismo".

Superbollo per le auto potenti La manovra prevede un superbollo per le automobili con oltre 225 kw. La norma, secondo quanto si apprende, sarebbe stata inserita all’interno della manovra finanziaria e andrebbe a sostituire quella inizialmente prevista per le auto oltre i 170 kw. In serata il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, intervistato dal Tg4, aveva smentito la notizia di una tassa sui Suv. Casero ha aggiunto che la pausa della riunione del governo è dovuta alla complessità della manovra."La manovra è molto complessa - ha sottolineato Casero - è da 45 miliardi e quindi richiede tempo. Si stanno definendo nel dettaglio i costi della politica e una commissione sta riscrivendo la norma". Sul fisco, "ci sarà una delega che sarà definita nelle prossime settimane e porterà alla riduzione delle tasse per tutti partendo dai ceti deboli", ha concluso Casero.

Incentivi ai giovani imprenditori "Sono molto soddisfatta della decisione confermata oggi dal Cdm di scommettere sulle imprese composte da giovani, così come da me richiesto. Grazie alla misura approvata, i giovani sotto i 35 anni che decideranno di costituire una nuova attività imprenditoriale, pagheranno un’imposta ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività". Così il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. "Si tratta del regime fiscale più conveniente d’Europa. Per non perdere le occasioni dello sviluppo occorre puntare sulla forza creativa dei giovani e incoraggiare la loro voglia di intraprendere, e il Governo lo sta facendo". 

Aumento graduale per l'Iva Nessun aumento invece dell’Iva ma soltanto la "revisione graduale delle attuali aliquote, tenendo conto degli effetti inflazionistici prodotti da un aumento". È quanto prevede la bozza del ddl delega per la riforma del fisco all’esame del Consiglio dei ministri. Nel testo c’è anche la "razionalizzazione dei sistemi speciali in funzione della particolarità dei settori interessati anche evitando le distorsioni applicative della cosiddetta Iva di gruppo". Il governo punta inoltre alla "semplificazione degli adempimenti formali" e al "coordinamento con il sistema dell’accisa in modo da ridurre gli effetti di duplicazioni".

Niente tagli agli enti virtuosi Dal 2013 saranno esclusi dai tagli gli enti locali virtuosi. La bozza, infatti, stabilisce i parametri di virtuosità. Gli enti che, si legge nel testo, "risultano collocati nella classe più virtuosa, fermo l’obiettivo del comparto, non concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica fissati a decorrere dal 2013». Inoltre il contributo dei suddetti enti alla manovra per il 2012 potrà «essere ridotto con decreto del ministro dell’Economia, d’intesa con la Conferenza unificata, in modo tale che non derivino effetti negativi, in termini di indebitamento netto, superiori a 200 milioni di euro".

L'aumento dell'età pensionabile Oltre ai tagli alle auto blu, l'aumento dell’età pensionabile per le donne nel settore privato avverrà a partire dal 2020. Il primo anno l’incremento dell’età necessaria per andare in pensione sarà di un mese.

"Tali requisiti anagrafici - si legge nel documento - sono incrementati di ulteriori due mesi a decorrere dal primo gennaio 2021, di ulteriori tre mesi a decorrere dal primo gennaio 2022, di ulteriori quattro mesi a decorrere dal primo gennaio 2023, di ulteriori cinque mesi a decorrere dal primo gennaio 2024, di ulteriori sei mesi a decorrere dal primo gennaio 2025 e per ogni anno successivo fino al 2031 e di ulteriori tre mesi a decorrere dal primo gennaio 2032".

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