Roma - Sono circa 2.500 gli emendamenti alla manovra economica depositati in commissione Bilancio del Senato. Quasi la metà sono della maggioranza: 1.205 le proposte di modifica arrivate da Pdl (1.116) e Lega (89), 823 quelle del Pd, 293 dell’Udc, 149 dell’Idv e 80 del gruppo Misto. 43 sono invece gli ordini del giorno. Una mole consistente, di cui non fanno parte emendamenti firmati dal relatore del provvedimento, il presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, oppure presentati dal governo. Il compito di "filtrare" tutte le proposte di modifica è stato già assegnato dai vertici del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, a un "comitato" composto da parlamentari: una "scrematura" che porterà, secondo i capigruppo del Pdl, "il confronto reale su poche e qualificanti questioni, sulle quali la maggioranza, in accordo con il governo, manderà avanti un effettivo approfondimento, nel rispetto delle indicazioni macroeconomiche indicate dal decreto".
Poi toccherà alla Camera Il calendario dei lavori per la prossima settimana è fissato: si inizia martedì alle 15 con la riunione della commissione, si prosegue mercoledì e giovedì con tre sedute quotidiane (alle 9, 14.30 e 20.30), mentre venerdì l’appuntamento è per le 9 del mattino.
Il decreto arriverà in aula giovedì 1 luglio (il 30 giugno alle 17 scade il termine per la presentazione degli emendamenti) e dovrà essere licenziato entro il 9 luglio (scade il 30 luglio) per poi passare all’esame della Camera- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.