Roma - Il presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro dell’Economia Tremonti incontreranno le Regioni per confrontarsi sulla manovra ma i saldi restano «intangibili» e, dunque, non c’è spazio per attenuare l’impatto degli 8,5 miliardi di tagli previsti per il biennio 2011-2012. Tanto più che sarà posta la fiducia al Senato e anche alla Camera. Il resto della giornata è stato caratterizzato dall’ok in commissione al Senato ad alcuni emendamenti del relatore Azzollini. In primo luogo, sono stati reperiti 160 milioni per il comparto sicurezza. I tagli alla magistratura riguarderanno le indennità e non gli stipendi. Nuove risorse verranno dalla stretta sul comparto assicurativo. È saltato invece il cosiddetto «emendamento Calderoli» che prevedeva la riduzione del 20% dei compensi per il personale esterno Rai.
Doppia fiducia «La manovra sarà oggetto di richiesta di fiducia tanto al Senato quanto alla Camera, trattandosi di un provvedimento fondamentale per la stabilità finanziaria del Paese», hanno spiegato Berlusconi e Tremonti sottolineando che «i saldi erano, sono e saranno intangibili» perché «si tratta di numeri che riflettono ciò che Commissione Ue e mercati considerano necessario per ridurre il debito pubblico». Il confronto in commissione Bilancio sarà tuttavia ancora più articolato e l’approdo in aula a Palazzo Madama previsto per oggi slitta a martedì con voto di fiducia giovedì 15.
Regioni Il premier e il ministro Tremonti hanno invitato le Regioni e gli enti locali a considerare la manovra come «parte di una strategia di rigore» iniziata con la Finanziaria triennale 2008. È «impraticabile uno spostamento interno alla manovra da una voce all’altra» ma si può agire sulla spesa discrezionale (sprechi inclusi) che per la parte locale è pari a 171 miliardi e su cui il decreto incide solo per il 3%. A fronte di questo sforzo il governo offre alle Regioni alcune opportunità: dialogo sul rientro dei deficit sanitari, ricerca di fondi per interventi speciali ancora disponibili e accelerazione sul decreto attuativo del federalismo fiscale in materia di costi standard in modo che entri in vigore contestualmente alla manovra. Soddisfatto Errani, presidente della Conferenza Stato-Regioni: «Un primo passo utile».
Magistrati I magistrati non subiranno il blocco degli stipendi previsto dalla manovra ma si vedranno tagliate del 15% le indennità speciali nel triennio 2011-2013 con un taglio pro-capite di 9.642 euro. Il segretario dell’Anm, Luca Palamara, ha riconosciuto «l’impegno del ministro dell’Economia e del governo». Istituita la figura dell’ausiliario da ricercarsi tra ex magistrati, ex avvocati, professori per velocizzare le cause civili. Aumentato a 500 euro il contributo fisso per i ricorsi in Cassazione e raddoppiato il contributo fisso per i ricorsi in tribunale e in corte d’appello.
Forze armate Istituito un fondo da 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011-2012 destinato a militari, polizia e pompieri. Azzollini ha inoltre annunciato lo stralcio del taglio delle tredicesime per poliziotti, magistrati e diplomatici.
Assicurazioni Più Ires per le imprese assicurative: un emendamento del relatore infatti stabilisce che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita concorre a formare il reddito dell’esercizio. La misura da 234 milioni avrà effetto anche sull’acconto di novembre. Con il maggior gettito si copriranno altri 50 milioni assegnati a Roma.
Imprese Accolte le richieste di Confindustria e di Rete imprese: nessuna accelerazione delle riscossioni e, soprattutto, le aziende potranno compensare i crediti con la Pa con i debiti verso il fisco. Rimodulati anche i tagli alla farmaceutica: meno sacrifici per le farmacie, ma alle industrie sarà chiesto un ulteriore sforzo. Per Farmindustria è «un’appropriazione indebita».
Quote-latte Sospeso il pagamento delle multe sulle quote-latte fino al 31 dicembre. Il ministro delle Politiche agricole Galan ha minacciato le dimissioni se l’emendamento caro alla Lega non sarà ritirato.