Il ManU non sbaglia il rigore e fa 17

da Londra

All'ultima giornata la Premiership ha emesso il suo verdetto: Manchester United campione d'Inghilterra per la 17esima volta, Chelsea relegato in seconda posizione. Grazie alla vittoria di Wigan, e al contemporaneo pareggio dei Blues allo Stamford Bridge contro il Bolton, si è dunque avverato l’epilogo più scontato, più giusto. Ha vinto la squadra più forte, almeno in campionato. Il Chelsea non può che riconoscere la superiorità domestica della squadra di Sir Alex Ferguson. Miglior attacco del campionato (80 reti), nuovo record di gol subiti (solo 22), maggior numero di vittorie 27 in 38 giornate. Numeri che confermano una supremazia netta, al di là del margine ridotto tra le due squadre (due punti di distacco). Al JJB Stadium decisivi Cristiano Ronaldo nel primo tempo, Ryan Giggs nella ripresa. Non una coincidenza, verrebbe da dire. Il portoghese, votato Miglior giocatore dell'anno, suggella la sua strepitosa annata con la 31esima reti in Premier League. L’ala gallese eguaglia con un gol il record di presenze con la maglia dello United di Sir Bobby Charlton (759). Ma al triplice fischio finale il più felice di tutti era ancora una volta Ferguson, un giovanotto classe '41, che con quello di ieri colleziona il trofeo numero 21 del suo ineguagliabile regno all'Old Trafford. Sei anni di attesa, quindi il primo titolo stagione 1992. All’epoca il Liverpool aveva vinto 18 campionati, lo United era fermo a 8.

Sedici anni dopo i Red Devils intravedono il sorpasso. Calato il sipario sul campionato, si accendono le luci del Luzhniki di Mosca. Ultimo appuntamento di una stagione che vedrà nuovamente opposte United e Chelsea, in palio la Champions League.

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