Manuel Agnelli e Le Piccole Iene degli Afterhours

Jarno Fiore

Torna ad esibirsi nelle vicinanze di Milano (questa sera dalle 21 per il mini festival «Sconcerti», al campo sportivo di Novate) la formazione in assoluto più credibile della scena indipendente italiana, ovvero gli Afterhours, la band capitanata dal carismatico e vulcanico cantante e chitarrista Manuel Agnelli. Dopo il grande successo del tour di inizio primavera, gli Afterhours cominciano stasera il loro giro della penisola per promuovere il nuovo album Ballate Per Piccole Iene, un disco ispirato e complesso che non ha mancato di conquistare la critica ed il pubblico.
Quello degli Afterhours è uno dei live più intensi e coinvolgenti che si possano vedere ed ascoltare, uno spettacolo di pura comunicazione attraverso le liriche di Agnelli, cupe, dirette, affilate ed aspre, che soprattutto con gli ultimi due dischi pubblicati, il precedente al nuovo è Quello Che Non C'è di tre anni fa, lo hanno definito come un vero e proprio poeta del rock al pari di altri molto più sopravvalutati dai grandi media.
Indipendenti fino al midollo nelle scelte e nalla politica discografica gli Afterhours sono una vera e propria macchina rock che è capace di sfrecciare rapida e rumorosa, ma non dimentica la melodia e la pacatezza, un alternanza di rumore ostico e dolcezza suadente che conquista ed ammalia. L'alchimia poetica di Manuel Agnelli negli ultimi anni è arrivata a conquistare anche personaggi di alto livello fuori dai nostri confini, come Greg Dulli degli Afghan Wings, che ha scelto Agnelli come tastierista e co-produttore del suo ultimo disco con i Twilight Singers portandolo con sé anche nel tour americano ed europeo.
Un rapporto di scambio artistico che poi è continuato: Greg Dulli è stato invitato a suonare e registrare il nuovo disco degli Afterhours (in collaborazione anche con John Parrish, già al lavoro con P.J. Harvey), disco che non nasconde velleità per il mercato estero per suoni e melodie. In effetti Ballate Per Piccole Iene è stato pensato anche con i testi in lingua inglese e la sua uscita è prevista per l'autunno, un traguardo che gli Afterhours avevano quasi toccato agli esordi, quando il loro primo disco conquistò i favori di Rolling Stone USA, la bibbia tra i giornali che si occupano a livello mondiale.

Se quello poteva essere qualcosa di involontario e casuale, ora con la maturità del gruppo la speranza (e l'augurio) è quella di riuscire per una volta ad esportare dall'Italia musica di qualità.

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