Forse è un segno dell'aria che è cambiata. Forse no, ma intanto in via Manzoni aprono nuovi negozi. E sono soprattutto marchi legati al settore dell' abbigliamento. Miroglio, Marinella, Fila, ma anche cultura e cucina rappresentate da Larte, che unisce ristorazione e eventi culturali. Se non è una nuova primavera, è comunque una buona notizia per via Manzoni, dove presto si alzerà più di una serranda.
Il primo sta aprendo il suo punto vendita più grosso proprio all'angolo che si affaccia su piazza Scala. Oltre 500 metri quadrati nel cuore della città. Nelle intenzioni dell'azienda di Cuneo si dovrebbe partire all'inizio della prossima primavera. Al suo interno si troveranno soprattutto prodotti dei marchi Elena Mirò e Caracter. Tra pochi giorni la Miroglio stessa diffonderà un comunicato per presentare il nuovo negozio che prenderà il posto di una banca.
La famosa catena napoletana di cravatte apre invece per cercare di attirare più turisti: il punto vendita già aperto a Milano da anni non basta più a Marinella. «Di solito la gente ci cerca in via Montenapoleone - spiega un responsabile del negozio di via santa Maria alla Porta, in zona corso Magenta -, ma con una clientela diversa da quella che speriamo di trovare in via Manzoni dove c'è molto più passaggio turistico». Come da tradizione il nuovo punto vendita ha dimensioni ridotte: due vetrine e 130 metri quadrati su due livelli che dovrebbe aprire ad aprile. «Almeno - conclude il responsabile - questi sono i tempi che ci ha indicato l'azienda che sta eseguendo i lavori».
Poco più avanti anche Fila, altro marchio noto dell'abbigliamento che questo inverno ha anche acquisito Brooksfield, ha un cantiere aperto per un nuovo punto vendita di fianco alla chiesa di San Francesco di Paola. Anche la storica famiglia biellese del tessile si unisce dunque alla nuova primavera di via Manzoni. Chi invece ha già aperto da qualche mese proprio a due passi dal nuovo negozio Miroglio è Larte, un bar ristorante che punta molto sugli eventi culturali e non solo: l'idea è quella di fornire una vetrina per il meglio dei prodotti italiani, dal caffé al design. Nato da dodici imprenditori aderenti all'associazione Altagamna, il locale ha aperto al pubblico la scorsa estate e al momento marcia bene: «Abbiamo iniziato da poco - dice il responsabile - ma siamo sempre pieni». Sono 400 metri quadrati all'interno, per 120 coperti, più 100 all'esterno. E si tratta solo del primo esempio di locale di questo genere: l'intenzione dei suoi creatori è quello di esportare lo stesso modello anche all'estero. Prima un anno di prova nel capoluogo lombardo, allo stesso civico dove abitò Carlo Emilio Gadda, poi il lancio anche all'estero.
E così tra fashion, cultura e cibo Milano prova a dare segni di vita per una nuova primavera più felice delle precedenti.
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