Cultura e Spettacoli

La mappa del racket delle estorsioni a Palermo in un film documentario

La pellicola di Marco Battaglia, «Mettersi a posto-Il pizzo a Palermo» sarà presentata nell'ambito delle iniziative in ricordo dell'uccisione di Libero Grassi, il 29 agosto del 1991

Il racket delle estorsioni a Palermo? Una piaga, purtroppo, più che viva, come dimostrano le continue operazioni tese a smantellarla. Una piaga che adesso diventa anche un film.
Si chiama «Mettersi a posto - Il Pizzo a Palermo» il film documentario di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini, realizzato in collaborazione con la Filmcommission della Regione siciliana. La pellicola sarà presentata nell'ambito delle iniziative per la ventesima commemorazione dell'assassinio, il 29 agosto del 1991, di Libero Grassi («Carovana della legalità» della Provincia regionale di Palermo e «Per essere Libero tu che Fai?» dell'associazione Libero Futuro e Addio Pizzo Onlus).
Le proiezioni si terranno a Palermo sabato prossimo alle 21.30 in via Alfieri, nel luogo in cui Libero Grassi è stato ucciso, e domenica alle 22 nella sede del Rettorato, a Palazzo Steri, in Piazza Marina.
Il documentario descrive la situazione attuale del racket delle estorsioni a commercianti e imprenditori a Palermo e testimonia come, alla persistenza del fenomeno mafioso, si contrapponga un'importante disgregazione dei tabù e una mobilitazione sociale e delle istituzioni per la lotta contro il «pizzo».


«Mettersi a Posto» racconta il fenomeno estorsivo nella sua complessità attraverso le testimonianze degli organi preposti alle indagini, i processi giudiziari che vedono coinvolti i commercianti e gli imprenditori, le voci dei magistrati, e le iniziative delle associazioni antiracket, a cominciare da Addio Pizzo, che ha guidato la rivolta contro gli estortori.

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