Non è Urban Lab ad avere messo a disposizione del Comune di Genova la cartografia per il piano comunale demergenza. Quelle carte che il Giornale ha pubblicato nelledizione di ieri, infatti, fanno parte della cartografia tecnica regionale. Sono state messe a disposizione dalla Regione Liguria e sono poi state gestite dagli uffici della Protezione Civile che, però, si avvale anche di altre piante della città su scala ridotta e più dettagliate.
A confermare che qualcosa nella presentazione del piano comunale dellemergenza alluvioni non ha funzionato in maniera corretta è lassessore con delega alla Protezione Civile Francesco Scidone: «Mi rendo conto che questa presentazione non è bellissima e losservazione è più che legittima. Il Comune per presentare il piano doveva utilizzare delle carte in larga scala (1:5000) e le uniche che potevamo avere a disposizione sono proprio quelle della Regione - afferma Scidone -. Ho già chiesto ai nostri dirigenti se sia possibile avere una nuova mappatura aggiornata, ma è una spesa che la nostra amministrazione non può accollarsi e che compete alla Regione Liguria».
Quella Genova che risale agli anni 80 dovrebbe essere rivista ma per affrescarla occorrono voli aerei e un lavoro complesso «che tuttavia andrebbe fatto» chiarisce lassessore Scidone: «Da parte mia rivolgo un appello alla Regione perché si spenda per aggiornare la cartografia tecnica del capoluogo ligure anche perché su queste mappe si basa anche il piano di bacino della Provincia». Niente paura, però, rispetto allo studio delle aree la Protezione Civile si avvale di altro materiale che viene aggiornato in tempo reale. «In tutto questo noi non centriamo nulla - precisa larchitetto Anna Iole Corsi, responsabile di Urban Lab -.
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