Maran si scusa per le sue foto sulle locandine del Bikemi

L’assessore si fa la «marketta» sulla mappa del bike sharing, pubblicando la sua foto nei depliant in distribuzione alle stazione delle bici a noleggio, ma chiede scusa su Facebook. «Mi spiace non avere eliminato l’immagine dell’assessore dalle mappe Bikemi. Ho chiesto ai gestori del Bikemi di non inserire più mie fotografie nelle future ristampe». Parola di Piefrancesco Maran, che ha la delega comunale ad Ambiente e Trasporti e si autopunisce pubblicando on line anche l’articolo di Repubblica che attacca con l’«imbarazzo e irritazione provocati a Palazzo Marino» dal depliant. Non è Atm, ma Clear Channel, il colosso della pubblicità che gestisce il servizio di bike sharing, a produrre e pagare le brochure. Già nell’ex giunta (ma solo a fine mandato) sulla mappa era comparsa la foto dell’assessore Pdl Maurizio cadeo, e volarono le polemiche del capogruppo del Pd Piefrancesco Majorino. Accusava Cadeo di farsi gli «spot elettorali» anche con i manifesti del festival Led, e l’ex sindaco Letizia Moratti per le frequenti lettere ai cittadini e i manifesti. Majorino, che ora è collega in giunta di Maran, ieri sul sito definiva quella dell’assessore all’Ambiente «una leggerezza», che «non cancella un problema, comunicare responsabilmente quel che facciamo ai cittadini». Ma «i paragoni con l’amministrazione passata sono sbagliati - secondo lui, perchè - Cadeo propagandava nei fatti sè stesso e non un servizio, come in questo caso. Quindi il dibattito è francamente esagerato.

Non abbiamo soldi per spiegare quel che facciamo e pure una forte limitazione imposta dal governo in materia. Quando lo facciamo non può essere il faccino di uno di noi il problema». Un esercizio di arrampicata sui vetri.

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