«Di fronte a te cè uno spirito troppo profondo per restare solo e rinchiuso...» tratto da Sallinger, uno dei tre testi di Bernard-Marie Koltès, limpetuoso, rivoluzionario drammaturgo francese, in scena al teatro India da oggi al 6 dicembre. Il «progetto Koltès», curato da Claudio Longhi e prodotto dal Teatro di Roma, in occasione del ventennale della scomparsa dellenfant terribile della drammaturgia contemporanea, si articola su un trittico di testi particolarmente significativi della sua poetica. Voci sorde, nato come radiodramma e rappresentato per la prima volta in Italia, storia di tradimenti e denaro in cui si oscilla tra situazioni interne ed esterne «dello spazio e dellanimo»; Sallinger, caratterizzato dalla ricerca del rapporto dellindividuo con la società cui appartiene; Nella solitudine dei campi di cotone, manifesto più alto della poetica dellautore in cui lerotismo diventa estrema possibilità di un incontro effettivo con laltro nella solitudine postmoderna. Il tema del desiderio inteso nella sua doppia accezione, come tensione verso laltro ma anche verso la costituzione di una comunità, potrebbe essere, secondo il regista Claudio Longhi, il sottotitolo della trilogia da lui curata. Dimensione interiore e grandi temi che superano lindividuo, si coniugano nellopera di Koltès. Oggi eccezionalmente sarà possibile assistere a tutti e tre gli spettacoli in programma, una straordinaria maratona nellimpetuoso mondo koltesiano, a partire dalle 19.30. Da domani al 6 dicembre saranno rappresentate due pièces per sera.
Il progetto promosso dal Teatro di Roma prevede incontri con gli studenti per presentare lautore nel più vasto panorama della drammaturgia contemporanea, in direzione dellauspicata formazione di un nuovo pubblico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.