Palermo - Sarebbero decine e decine, se non proprio centinaia, gli sms che sarebbero stati scambiati da Marcelletti con una ragazzina, figlia di un’amica del chirurgo pediatrico. Gli sms erano stati inviati a commento di altri messaggi-video, gli mms, spediti e letti in precedenza, e dal contenuto che in ambienti investigativi viene definito "inequivocabile". Gli inquirenti avevano messo il cellulare del medico sotto controllo per le vicende riguardanti gli appalti e le operazioni effettuate in regime "intra moenia" e si sono imbattuti in messaggi di ben altro tipo. L'intercettazione degli mms non sarebbe stata autorizzata dal gip e il loro contenuto è stato ricostruito grazie ai successivi sms di commento. Sempre in ambienti investigativi è emerso che Marcelletti si sarebbe fatto passare per il proprio figlio e alla ragazzina avrebbe fatto credere di essere molto più giovane, quasi suo coetaneo, per poi rivelare la propria reale identità. La giovanissima (che usava il cellulare della madre) è stata ascoltata in procura, alla presenza di una psichiatra, e ha confermato tutto. Sebbene non abbia ritenuto di dare l’autorizzazione a intercettare gli mms, il gip Pasqua Seminara aveva ipotizzato la possibilità di contestare l’accusa di violenza sessuale. Ma la possibilità di aggravare le accuse spetta ai pm Fabrizio Vanorio e Caterina Malagoli, che hanno ritenuto di non esercitarla.
Tribunale dei minori La procura e il gip hanno avviato le procedure per l’intervento del tribunale dei minorenni, nella vicenda del cardiochirurgo Carlo Marcelletti, agli arresti domiciliari da ieri con le accuse di truffa, peculato, concussione e detenzione di materiale pedopornografico. I magistrati minorili stanno adesso valutando il comportamento dei genitori della tredicenne con cui Marcelletti avrebbe avuto rapporti: il tribunale potrebbe anche decidere che la ragazzina, appartenente alla "Palermo-bene", venga tolta alla famiglia e affidata a un istituto. La decisione è attesa nei prossimi giorni.
L'accusa I pm hanno chiesto al tribunale del riesame la custodia in carcere per il Carlo Marcelletti. Secondo Fabrizio Vanorio e Caterina Malagoli a carico del medico ci sarebbero indizi di colpevolezza tali da rendere necessario il carcere. L’Ordine dei medici ha disposto la sospensione per il cardiochirurgo indagato - con l’accusa di truffa, peculato, concussione e detenzione di materiale pedopornografico -, così come l’ospedale Civico di Palermo, che l’ha anche sostituito. Secondo indiscrezioni, confermate dagli inquirenti, il gip Pasqua Seminara - che ha deciso la custodia cautelare ai domiciliari - avrebbe evidenziato la sussistenza non del reato di detenzione di materiale pedopornografico, ma di violenza sessuale. Valutazione diversa è stata fatta invece dai pm sulla base degli accertamenti investigativi che hanno portato alla scoperta sul cellulare di Marcelletti di una serie di ms con foto di nudo femminile e, secondo la procura apparterrebbero a una minorenne.
Solidarietà Alcuni piccoli pazienti della cardiochiurgia pediatrica dell’ospedale Civico hanno scritto lettere e pensieri indirizzati a Marcelletti e hanno organizzato una fiaccolata di solidarietà per domani sera. "Ti voglio bene zio baffetti" ha scritto Giovanni, 8 anni,di Salerno. Disegni e lettere sono stati consegnati alla portineria dell’abitazione del medico. Nel reparto per ora vi sono venti bambini ricoverati. Altri messaggi di solidarietà sono giunti alla e mail di Marcelletti e a quella del sito dell’associazione per la cura del bambino cardiopatico onlus, di cui l’indagato è presidente. Il padiglione di cardiochirurgia è assediato da telecamere e giornalisti giunti per registrare il clima che si respira dopo l’arresto del primario. I colleghi del cardiochirugo non parlano dopo la nota di ieri in cui esprimevano solidarietà all’indagato. Nel reparto ci sono i genitori dei piccoli pazienti che vengono da diverse parti d’Italia e anche dal Senegal. Tutti parlano bene del primario e ricordano che talvolta Marcelletti pranzava con i bambini nelle stanze d’ospedale. Alcuni genitori ricordano come gli impiegati dell’associazione guidata da Marcelletti li abbiano aiutati a trovare alloggio a Palermo e che mai qualcuno ha chiesto loro denaro per anticipare turni di ricovero. "Il dottor Marcelletti - dice una madre - prima di andare via dall’ospedale passava a salutare tutti i bimbi ricoverati".
Il legale: "Errore giudiziario" "Il professor Marcelletti spera di uscire fuori presto da questa situazione per poter riprendere la sua attività professionale". Lo dice l’avvocato Roberto Tricoli che assieme ad altri due colleghi assiste il cardiochirurgo. Tricoli ha incontrato questo pomeriggio Marcelletti e con lui, spiega, "abbiamo definito con serenità i dettagli dell’interrogatorio di domani pomeriggio.
Oltre al rilevante disagio sotto l’aspetto personale di Marcelletti - spiega Tricoli - esiste il problema professionale di chi ha sempre operato nell’ambito di attività tesa alla salvaguardia dell’utenza che si rivolge a Marcelletti, che è sempre un'utenza con problemi rilevanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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