Marchetto il trasformista fa cinquantasette

Cinque secondi per cambiare volto, costume, identità. Solo carta e musica per trasformarsi in 57 personaggi diversi. Non confondiamolo con Arturo Brachetti, perché Ennio Marchetto dà vita a uno spettacolo molto diverso. Certo, di trasformismo sempre si tratta, ma l'artista veneziano si diverte a ricreare i grandi cantanti italiani e internazionali utilizzando solo la carta.
Così in A qualcuno piace carta - in scena allo Spazio Mil di Sesto San Giovanni in collaborazione con il Teatro Filodrammatici - ci sono dei costumi di carta e dietro c'è lui, sorprendente performer, ad animare questi costumi ripetendo movenze e tic dei personaggi rappresentati.
«É come una macchina in continuo cambiamento», sottolinea Marchetto. E la forza dello spettacolo sta infatti nella straordinaria velocità con cui l'artista muove i costumi, li apre, aggiunge piccoli particolari disegnati.
«Così una Witney Huston gorgheggiante - continua Marchetto - si inceppa sulle note di I will always love you per diventare una scatenata Tina Turner incantatrice di serpenti. Un lottatore di sumo diventa una ballerina di can can. Lucio Dalla travestito da lupo nella quasi omonima canzone diventa Cesare Cremonini con una vespa di cartone per la hit più famosa dei Lunapop».
Non a caso in quasi quindici anni ha realizzato qualcosa come 150 costumi dando vita alle voci più incredibili del panorama internazionale, da Ella Fitzgerald in duetto con Louis Amstrong, a Madonna, Liza Minelli e Elvis Presley.

«Ma ci sono anche momenti di fantasia - conclude Marchetto -, come la rappresentazione di alcuni capolavori, dalla Monna Lisa alla Venere di Milo».

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