Marchionne «Più facile quotare Chrysler che trattare con Veba»

nostro inviato a Gavi (Alessandria)

«È più facile fare la quotazione di Chrysler, che Fiat compri la quota in mano a Veba». Le parole di Sergio Marchionne, ceo di entrambe le aziende, fanno intendere che tra il Lingotto e il fondo pensionistico Uaw potrebbe iniziare un braccio di ferro: è di 3 miliardi di dollari l’attuale valutazione data al 41,5% di Chrysler, ma non è detto che a Fiat interessi l’intera partecipazione. La tattica adottata dall’ad sembra essere quella di lasciar decantare il problema («non sono interessato a una trattativa») per fare uscire la controparte dal guscio.
Marchionne ha anche aggiunto di «non voler mettere a rischio il rating di Fiat per acquistare la partecipazione». A Gavi, per assistere al lancio del Suv Freemont, primo frutto delle sinergie industriali Fiat-Chrysler, Marchionne ha commentato l’esito del recente road-show londinese, precisando che il Lingotto «ha abbastanza liquidità» e di «non credere sia il momento giusto per emettere un bond».

«Non abbiamo urgenza di entrare nei mercati adesso - ha aggiunto senza dare indicazioni sull’entità (si dice intorno a 1 miliardo, ndr) -; stiamo guardando i mercati, vedremo cosa ci offrono. Era importante presentare Fiat dopo lo spin-off. L’interesse sul gruppo resta forte, dovremo scegliere il momento giusto». Una battuta anche su Ferrari: «L’Ipo non è sul mio tavolo, anche se resta un’opzione».

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