Torino - Il futuro della Fiat è sempre più americano? Sembrerebbe proprio di sì. Dopo aver acquistato un altro 16% della Chrysler Marchionne spiega i prossimi passi del Lingotto: "Dovremmo consolidare Chrysler nel bilancio di Fiat", aggiungendo che forse "dovremmo farlo anche prima dell’ultimo 5% (ora Fiat è al 46%, ndr) perché abbiamo l’effettivo controllo" della casa automobilistica di Detroit. Marchionne poi è andato avanti, spiegando che non integrare le attività di Fiat e Chrysler avrebbe "poco senso", ma che comunque "l’integrazione a livello operativo è più importante di quella legale". Il consolidamento della casa di Detroit in quella torinese, poi, dovrebbe permettere di "avere una base più forte per l’integrazione del business".
Acquistato un altro 16% Passo dopo passo la Fiat si avvicina al controllo di Chrysler. Dopo l'ultimo accordo il Lingotto acquisterà un altro 16% del gruppo americano esercitando una call option. Il prezzo per la call sarà di 1,268 miliardi di dollari. Al momento la Fiat ha il 30% della Chrysler. L’accordo è "un passo fondamentale verso il completamento di quel grande disegno di integrazione tra Fiat e Chrysler, iniziato meno di due anni fa, che porterà alla creazione di una casa automobilistica globale", ha sottolineato l’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Soddisfazione di Marchionne "Chrysler sta seguendo uno straordinario cammino di ripresa, a livello industriale ed economico, e la fiat è pronta ad assumerne il controllo, per rendere il legame l'ad Fiat in una nota.
"L’operazione annunciata oggi - prosegue Marchionne - insieme all’ottenimento di un’ulteriore quota del 5 per cento prevista entro la fine dell’anno, ci porterà a realizzare il sogno da cui è nata quest’alleanza: dare vita ad un costruttore di auto mondiale, con tecnologie all’avanguardia, efficiente e competitivo, determinato a posizionarsi tra i leader del settore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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