«La posizione di Bruno Tabacci pro-Penati non è condivisibile». Lo dicono quelli dellUdc milanese. «Tabacci che si è espresso per Penati ha dato una posizione personale» fa sapere Luigi Baruffi, che riconferma «latteggiamento positivo del partito verso le giunte guidate da Roberto Formigoni e da Letizia Moratti». Virgolettati del segretario regionale che saccompagnano ai giudizi degli altri esponenti del partito: «Lo si vedrà al congresso se il baricentro politico dellUdc a livello nazionale si è spostato verso il centrosinistra» (Gianmarco Quadrini, capogruppo Regione), «abbiamo siglato lapparentamento con il Pdl in tre Comuni e dichiarato il nostro voto col centrodestra in altre amministrazioni, segno di una posizione autonoma nella realtà del partito» (Gianni Verga, assessore Comune), «Tabacci parla a titolo personale, è un inutile appello» (Mario Scotti, assessore Regione). Come dire: la scelta dellUdc non è quella di Tabacci ma lUdc non si schiera con il candidato Pdl e Lega alla Provincia Guido Podestà. «Per noi contano i programmi e i valori condivisi.
I voti andranno al candidato che convince» commenta Enrico Marcora. Che gradisce «chi affronta concretamente i problemi». E dalle agenzie spunta un take di Podestà che annuncia «un dipartimento della Provincia per il volontariato e gli anziani».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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