Il mare unisce l’Europa: 9 città per un solo attracco

Nove città. Nove porti. Si chiama New Epoc ed è il progetto che ha avuto inizio nel luglio 2003 e terminerà nel giugno 2006, per una durata complessiva di 36 mesi. Il suo obiettivo consiste nella identificazione delle problematiche chiave che minano o sono suscettibili di minare il benessere economico, sociale ed ambientale delle città portuali: Brema (Germania), Bilbao (Spagna), Cherbourg (Francia), Gijon (Spagna), Patrasso (Grecia), Kaliningrad (Russia), Taranto e Trieste (Italia).
La globalizzazione, i cambiamenti tecnologici, la crescente competizione e la nuova legislazione in materia ambientale sono solo alcune delle sfide che le città portuali devono affrontare quotidianamente. Queste pressioni hanno un impatto su tutti i porti, a prescindere dalla loro grandezza o collocazione. Se vogliono mantenere la loro vitalità economica, le città portuali avranno bisogno di trovare delle nuove risorse da impiegare facendo leva su punti di forza «di nicchia» diversificando le proprie capacità per rispondere alle nuove sfide. Il progetto New Epoc cerca di anticipare l’impatto di questi cambiamenti, identificando le tendenze emergenti ed i nuovi sviluppi, mirando a formulare un nuovo modello di economia marittima. In particolare il progetto fornirà ai funzionari pubblici ed ai responsabili politici una serie di strumenti derivanti dall’implementazione di strategie e politiche, buone prassi e analisi comparative, tali da aprire nuove prospettive e percorsi per una gestione vincente dei processi di diversificazione economica sostenibile dal punto di vista sociale ed ecologico. Lo scambio di esperienze e l’elaborazione congiunta di soluzioni permetteranno alle altre città di modificare le iniziative intraprese o di idearne di nuove. Moltissime città marittime europee hanno infatti lanciato progetti locali per la rivitalizzazione economica delle proprie regioni ma generalmente sanno molto poco di quello che stanno facendo i rispettivi omologhi in tutta Europa. Ne consegue che molti progetti falliscono. È estremamente utile conoscere ed analizzare sia i progetti falliti che quelli riusciti, al fine di identificare le metodologie vincenti. In tale ottica il progetto permetterà anche di anticipare i cambiamenti, ed agire quindi in maniera preventiva senza necessariamente percorrere inevitabili iter di declino.
New Epoc è frutto della cooperazione dei partner già membri o associati del «Maritime Cities Network» (MCN). Creato nel 1998 da quattro enti di Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, il MCN si è in seguito esteso tramite i rapporti bilaterali esistenti fra i membri stessi. Molti partner della rete partecipano inoltre all’«Alliance of Maritime Regional Interests in Europe» (AMRIE) che è sostenuta da 22 membri del Parlamento Europeo. MCN è aperta alla partecipazione dei Paesi dell’Ue ma anche extracomunitari. Attraverso la cooperazione sui temi generali che riguardano le città marittime e le loro organizzazioni locali, MCN ha stabilito efficaci forme di dialogo e cooperazione. Partner tipici del MCN sono le regioni marittime e le città portuali, marittime o fluviali, che hanno lo stesso background di attività industriali marittime, condividono origini comuni ed affrontano sfide simili. Fino ad oggi la intensità della cooperazione è stata limitata unicamente dalla mancanza di risorse.

Le principali attività progettuali si concretizzano nella identificazione di buone prassi ed attività di benchmarking nelle diverse aree di interesse, nella identificazione dei bisogni, nel trasferimento di conoscenze, nello scambio continuo di informazioni e collegamento in rete fra gli attori chiave, nella creazione di una banca dati di buone prassi, nell’organizzazione e partecipazione a conferenze, nella elaborazione di linee guida, raccomandazioni e strategie congiunte. In particolare a Trieste è stato organizzato un convegno sui temi dello sviluppo economico ed urbanistico nelle giornate del 6, 7 e 8 luglio 2004.

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