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La marea rompe gli argini provvisori, New Orleans torna sott’acqua

Allagato il Nono distretto, uno dei quartieri più poveri, che era appena stato prosciugato. Le autorità ammettono: insufficienti le misure di prevenzione

Manila Alfano

New Orleans continua a fare i conti con gli uragani, e continua a pagare un prezzo molto alto. Prima con Katrina, che tre settimane fa ha sommerso la città, ora con Rita, che la minaccia come una maledizione, come una condanna.
New Orleans, non ancora uscita dall’incubo, si è fatta sorprendere di nuovo. Gli argini, appena riparati, non sono riusciti a contenere la marea sollevata dal nuovo uragano e le piogge battenti che sferzano la regione da giovedì sera. L’acqua del Mississippi, dopo aver sorpassato una diga già colpita dall’uragano Katrina, ha cominciato ad affluire di nuovo nel bacino della città ed è tornata a inondare il Nono distretto di New Orleans, una dozzina di isolati, lungo la strada parallela al canale industriale, uno dei quartieri più poveri, appena prosciugato dall’acqua di Katrina.
Quel tratto di argine, appena riparato da soldati del genio, aveva cominciato a subire delle piccole infiltrazioni già da giovedì. E la situazione adesso peggiora rapidamente. Nelle strade adiacenti l’area degli argini, l’acqua ha già raggiunto il livello di allerta, e le autorità hanno ammesso che nel Nono distretto di New Orleans le misure di prevenzione non sono stati sufficienti.
«Le nostre peggiori paure sono diventate realtà», ha dichiarato il portavoce del contingente della Guardia Nazionale. «La struttura degli argini è ancora intatta, ma il livello dell’acqua ha superato il limite di sicurezza». Il sindaco Ray Nagin ha precisato che sacchi di sabbia sono stati sistemati all’altezza delle infrastrutture per potenziarne la capacità e reggere alle nuove emergenze. «Se si va avanti di questo passo la diga si sfonderà, e l’area che era stata inondata tornerà ad esserlo», ha dichiarato un portavoce della Guardia Nazionale della Georgia.
Nessuno degli sfollati di Katrina aveva fatto in tempo a tornare nel quartiere della Nona circoscrizione perché era stato tra i più colpiti, e tutto era stato distrutto. Le autorità federali, questa settimana, avevano bloccato il piano di ritorno della gente nella città, annunciato dal sindaco Nagin, perché c’era il timore che una nuova perturbazione potesse causare un altro allagamento.


New Orleans dovrà attendere ancora a lungo il ritorno alla normalità.

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