La Margherita fa i complimenti al governatore

«Il modello Formigoni è probabilmente il migliore che si potesse realizzare». In tempi avari di complimenti anche nella sua coalizione, il presidente della Lombardia avrà certamente apprezzato le parole di Paola Binetti, l’ex presidente di Scienza e vita e numeraria dell’Opus Dei. Anche perché la signora, crociata nella battaglia per l’astensione al referendum sulla fecondazione assistita, è candidata al Senato per la Margherita. Stesso collegio e così è una diretta avversaria del futuro senatore Formigoni.
Le parole della Binetti, pronunciate durante la presentazione dei candidati lombardi della Margherita, sono state accompagnate da un brusio sorpreso in sala e sono suonate in netto contrasto con la linea espressa dal segretario regionale, Battista Bonfanti: «Manderemo a casa sia Formigoni che Berlusconi». E certo non è un caso che pochi minuti dopo Binetti cercasse di rimediare coi giornalisti («è un modello che ha fatto il suo tempo»). Sono stati i Ds i primi a sollevarsi. «Meglio non farsi abbagliare dall’abile propaganda formigoniana» l’attacco del consigliere regionale, Carlo Porcari. Ma i malumori serpeggiano anche nelle file della Margherita.

«Il primo milanese è al numero undici» ripetono in platea guardando la lista del Senato che vede solo undicesimo Livio Tamberi. La Binetti è numero due subito dopo Tiziano Treu e è arrivata in cima alla lista lombarda per volontà di Rutelli, che non voleva tenere il fianco scoperto con le gerarchie ecclesiastiche.

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