Maria De Filippi: "Come festeggio i 50 anni? Torno a vivere con mamma"

Dopo un anno di successi, la conduttrice si prepara a nuove sfide "Italia’s Got Talent andrà contro Ballando: sarà molto difficile"

Maria De Filippi: "Come festeggio i 50 anni?  Torno a vivere con mamma"

Roma Cinquant’anni. Che brividi vederseli arrivare. Anche, anzi soprattutto, se si è una delle più importanti donne della televisione italiana. Lunedì, 5 dicembre, Maria De Filippi raggiungerà i cinque decenni. Come trascorrerà l’importante giornata? Lavorando ovviamente. Perché, si sa, lei è un’inguaribile stakanovista e tra Amici, Uomini e donne, C’è posta per te (da poco finito) e Italia’s Got Talent (in arrivo dal 7 gennaio), da fare ce n’è tantissimo.

Chiedere a lei che, al contrario di molte colleghe, ha badato sempre poco all’aspetto fisico e puntato tutto sulla grinta, se si sente addosso il cambiamento fisico, pare quasi lesa maestà...
«Al di la del fatto che fa impressione il numero 50, devo dire che arrivo a quest’età con gran buon umore - risponde lei, in effetti rilassata e sorridente, in una pausa della registrazione di una puntata di Italia’s Got Talent -. Non mi dà troppa ansia l’aspetto fisico perché non è un elemento su cui ho mai fatto troppo affidamento. Mentirei però se dicessi che non ci tengo o se dicessi che mangio sempre tutto quello che mi va, come mentirei se dicessi che non passo alcuni minuti davanti allo specchio ingrandente per seguire la vita autonoma di rughe che non amo ma che subisco, sperando che non abbiano mai il sopravvento sul buon umore che appunto ottengo da altre cose».

E come vive questo momento come donna, ma anche come madre, moglie e conduttrice televisiva che viene seguita e ammirata dalle donne?
«Diciamo che forzando un po’ la mano, prendo il buono di questi 50 anni: mi danno qualche tot di saggezza in più, qualche dose di ironia in più, qualche capacità in più di distaccarmi dai particolari che magari dieci anni fa mi davano angoscia. Forse è impopolare dirlo, ma di nuovo mentirei se dicessi che non sono contenta di quello che ho come donna, madre, moglie e aggiungo anche come figlia, dato che è da un anno che mi godo la convivenza con mia madre (la signora Pina ha lasciato la sua Pavia per Roma) e che vivo con molta più profondità e simpatia di un tempo».

Cinquant’anni all’anagrafe e vent’anni di televisione. I suoi programmi continuano inossidabili a convincere il grande pubblico e molto bene dati i numeri al suo attivo e il carnet di avversari battuti. Intorno però tutto sta cambiando. Parte della tv tradizionale, fatta da un pubblico generico, va piano piano scomparendo. Lei come si vede tra qualche anno?
«Io credo che la rivoluzione innegabile, avvenuta nell’ambito televisivo, abbia necessariamente creato grossi cambiamenti: è un po’ come se al mercato rionale alle 20 bancarelle di frutta e verdura se ne siano aggiunte altre 10, 100, 1000. Il telespettatore non si accontenta più di far la spesa al solito banco. Può buttare l’occhio alle altre bancarelle. Con i miei programmi ho la fortuna di convincere ancora il pubblico e soprattutto so che questa è la televisione che so fare io. Non riesco a vedermi in programmi o reti di nicchia, per pochi eletti».

Però, ormai anche le grandi aziende soffrono di mancanza di risorse e, vista la frammentazione del pubblico, le potrebbero chiedere di essere meno esigente con se stessa e con i risultati auditel...
«Non me la sentirei di realizzare show insipidi o meno curati per raccogliere il 12 o 15 per cento di share, anche se in questo momento di crisi potrebbero essere considerati obiettivi sufficienti. Oppure di non invitare personaggi del calibro di Robert De Niro a C'è posta per risparmiare. Ma non ho ansie particolari: se vogliono continuare a farmi fare questo tipo di televisione, sono a disposizione, altrimenti mi faccio da parte».

A giugno le scade il contratto con Mediaset...
«Non mi pare ci siano motivi per cui non debba essere rinnovato. In ogni caso, se anche qualcuno dovesse pensare a me per altri network come sky (ma non c’è alcun riferimento reale), è chiaro che si entrerebbe nell’ottica di usarmi per richiamare grande pubblico, come è stato fatto nell’operazione Ventura».

Nell’immediato (al sabato sera da gennaio) c’è la sfida tra «Italia’s Got Talent» di cui lei è giurata con Gerry Scotti e Rudy Zerbi e «Ballando con le stelle».
«Sono certa, e non mi vergogno a dirlo, che Ballando avrà la meglio. Noi abbiamo davvero poche possibilità di batterli. Soprattutto per la tipologia di pubblico che al sabato sera guarda la tv: lo show della Carlucci corrisponde perfettamente a quelle aspettative. Ballando è un bel programma, molto ben consolidato, è un vero e proprio show, con grandi ospiti, mentre Italia’s conta su tanti diversi sapori. Noi comunque cercheremo di fare la nostra parte».

Allo show di Raiuno gioverà anche il pasticcio di «Baila» chiuso per sentenza del giudice (perché ritenuto uguale a «Ballando»), un’operazione che si è trasformata in un boomerang per Canale 5.
«Penso che il programma fosse già forte di suo e che questa pubblicità non inciderà più di tanto».

Si favoleggiava che lei quest’anno potesse partecipare a Sanremo accanto a Gianni Morandi...
«Delle richieste sono arrivate, ma non ufficiali. Comunque io non potrei farlo. Lo giuro: mi terrorizza, è una manifestazione che va affrontata quasi con incoscienza, e non ce l’ho. Inoltre io sono una conduttrice non adatta all’evento, ma alla continuità. In più ho già troppi impegni».

È un momento particolare questo per Mediaset: il fondatore non è più premier.

Da una parte meno attacchi pregiudiziali, dall’altra il timore di ritorsioni...
«Penso che abbia ragione Pier Silvio Berlusconi quando dice che si aspetta che l’azienda non sia oggetto di scelte insensate e attacchi ostili. E che ora possa essere valutata solo secondo criteri di mercato».

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