Manila Alfano
Per tutta la vita si sono tenuti dentro gelosie, invidie e vecchi rancori. Sono rimasti in silenzio per tutto questo tempo. Durante le cerimonie ufficiali si sono fatti fotografare insieme, tutti più o meno sorridenti. Cè stato quel brutto incidente tra cugini che ha fatto molto parlare. Botte da orbi alla corte dei re di Spagna, proprio la sera del matrimonio di Felipe. In quelloccasione Vittorio Emanuele ha assestato due pugni in faccia ad Amedeo dAosta, il quale si era dimostrato un formidabile incassatore. «Mettiamoci una pietra sopra», aveva minimizzato Amedeo. Allora si era pensato a vecchi dissapori tra cugini, questione di carattere, avevano detto i più informati, fin da piccoli non sono mai andati daccordo.
Ma poi tutto sembrava essere tornato nella norma, il quieto vivere sembrava si fosse ristabilito, tutto tranquillo. Poi è arrivata quella maledetta notizia dal carcere di Potenza. La prima a sentire unirrefrenabile voglia di parlare è stata Maria Gabriella; proprio non ce la faceva più a tacere. Doveva dire la sua una volta per tutte e senza mezzi termini. Quale migliore occasione? E così in unintervista ad un settimanale femminile ha sentenziato: «Da oggi per me lui è il signor Savoia, mi dispiace per lui però se lè cercata, è meglio che abdichi e si metta a coltivare fiori». Ma la principessa non si ferma qui e spara a zero anche sul figlio e sulla moglie: «La moglie Marina è solo interessata al denaro, non le basta mai, mio fratello si fa usare, e il figlio è un arrivista».
Una dichiarazione forte, che ha ferito profondamente lorgoglio di Emanuele Filiberto che ha subito risposto: «Da oggi lei non è più mia zia». La guerra è aperta. Tra interviste, dichiarazioni e smentite, in questi pochi giorni, sorelle, cognata e nipote non se le sono certo mandate a dire. Da quel sabato nessuno si è risparmiato commenti. Maria Pia, altra sorella Savoia, da Parigi si è fatta sfuggire qualche sgradevole commento, anche se subito dopo è arrivata la smentita. «Un giornalista mi ha attribuito cose che non ho mai detto».
Le sorelle attaccano e la cognata risponde. Marina Doria che in unintervista risponde: «Ho letto le dichiarazioni di Maria Gabriella e sono davvero sbigottita. In momenti di dolore come quelli che stiamo vivendo, una famiglia deve restare unita. Con le sue parole Maria Gabriella ha assassinato suo fratello. Sono parole forti, lo so. Ma il concetto che voglio esprimere è esattamente questo». Sintesi: mia cognata è unassassina (morale).
Intanto, mentre i rapporti tra famigliari sembrano essere sempre più tesi, Vittorio Emanuele dal carcere è riuscito finalmente a telefonare a casa e a chiedere notizie di tutta la famiglia, in particolare della nuora Clotilde, moglie del figlio, al settimo mese di gravidanza. «Mia madre ed io, ha detto Emanuele Filiberto - abbiamo ricevuto la telefonata di mio padre che tanto aspettavamo. Lo abbiamo sentito stanco e provato, malgrado i suoi avvocati gli avessero consigliato di non rispondere alle domande dei giudici, ha detto di averlo voluto fare perché non ha niente da nascondere. Ha fiducia nella giustizia italiana».
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