Entro questa sera la Sampdoria avrà il suo nuovo centrocampista: l'amministratore delegato Beppe Marotta infatti attende una risposta da Amantino Mancini e dall'Inter, ieri troppo impegnata nella vicenda dello scambio Eto'o-Ibrahimovic. Un'alternativa in realtà c'è ma non convince il club blucerchiato anche perché il nome è decisamente meno altisonante, soprattutto per l'età: Aparecido Cesar, 34 anni, ex Lazio e Inter, pupillo di Roberto Mancini e voluto da Mihajlovic nella passata stagione al Bologna, dove però è stato comunque impiegato con il contagocce con 6 presenze e zero gol. Il giocatore ieri ha parlato con una radio romana, Radio Incontro, e ha confermato di essere molto vicino alla Sampdoria, tanto che c'è già stato un contatto con il tecnico blucerchiato: «È vero, ho parlato con Del Neri e ho avuto contatti con la Sampdoria». Il brasiliano si è svincolato e sarebbe disponibile a parametro zero, ma preoccupano le ultime esperienze poco positive: dopo lo scudetto con l'Inter nel 2008, Cesar ha giocato poco in una squadra in lotta per non retrocedere e la sua migliore stagione risale al 2007-2008 nell'Inter proprio di Mancini con 17 presenze. In realtà anche il ruolo rappresenta una grande incognita, visto che inizialmente Cesar era arrivato in Italia per ricoprire il ruolo di terzino sinistro.
Per questi motivi insomma la Sampdoria nicchia e, anche in caso di un no per Mancini dell'Inter alla richiesta di un prestito gratuito e al pagamento di una parte dell'ingaggio, le strade seguite potrebbero essere diverse da quella di Cesar. Non ultima, quella che porta a Semioli, in attesa che il suo cartellino diventi più abbordabile. «Siamo contenti del nostro organico - ha detto Beppe Marotta -, certo mancano alcune pedine importanti, ma cè ancora tutto il tempo. Daltra parte la nostra politica preferita, oltre a quella dei giovani, resta quella di recuperare grandi campioni che magari si sono un po persi. Anche ad Adriano avevano fatto un pensierino - ammette Marotta - Peccato che adesso non sia più possibile perchè il giocatore ha deciso di restare in Brasile».
Intanto a Moena, dopo i carichi di questi primi giorni di ritiro, Del Neri ha iniziato a lavorare anche sulla velocità e oggi contro il Bolzano il tecnico potrà verificare nuovamente lo stato di forma della squadra (tutti disponibili, il solo Mustacchio lavora ancora a parte). E ieri il solito Stankevicius è stato il primo ad immergersi nelle gelide acque del fiume di Moena: «Io al freddo di casa mia sono abituato, ma non direi che fare il bagno qui sia una cosa così difficile - ammette Marius -. E poi non sono l'unico a farlo. Sono in molti, dopo l'allenamento, a bagnarsi e a stare nell'acqua fredda senza problemi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.