Un assestamento di bilancio regionale fatto di tagli ai servizi e di «prebende» a dirigenti e fiduciari. Altro che sobrietà e contenimento della spesa, la copertura per lextra-deficit 2006 è stata trovata riducendo i finanziamenti destinati allassistenza sanitaria delle Asl, quelli destinati alla prevenzione delle cardiopatie, alla lotta allAids e ai servizi trasfusionali, mentre sono stati bloccati i fondi per ledilizia residenziale pubblica. Aumentano invece, i benefit e le indennità. Vista così la Regione si avvicina sempre più a una «Sherwood alla rovescia», dove il governatore Piero Marrazzo piuttosto che un audace Robin Hood sembra sempre più linsopportabile sceriffo di Nottingham che toglie ai poveri (gli assistiti) per dare ai ricchi (i consulenti).
Per ridurre il debito lamministrazione ha infatti preferito tagliare la spesa sanitaria per altri 170 milioni di euro. Questi i dettagli della manovra: ben 153 milioni di euro in meno andranno alle Asl e 2,5 milioni alla formazione del personale ospedaliero, mentre aumenterà di 4,3 milioni di euro il fondo per la formazione dei medici di base. Tagli (1,3 milioni) anche per il programma di prevenzione delle malattie cardiovascolari e per gli interventi destinati alla lotta allAids (5,6 milioni). Altri 780mila euro infine saranno recuperati dai servizi trasfusionali e 1,9 milioni di euro dalla realizzazione di strutture per le cure palliative. «Si dovevano coprire 124 milioni di euro e con lassestamento - sostiene la giunta ulivista - se ne coprono addirittura 170». Ma nella manovra va calcolato lammortamento sulla quota capitale del disavanzo regionale, pari a 13 milioni di euro e tutto il capitolo interessi, pari ad altri 30 milioni. Alla fine in sostanza, le entrate e le uscite si pareggiano.
Il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, critica la giunta per lo stanziamento di 300mila euro a una società di basket di Rieti, il cui presidente «è stato il candidato sindaco del centrosinistra alla scorsa tornata elettorale, quando però è stato riconfermata la vittoria della Cdl». Da Donato Robilotta (Sr) arriva laccusa di aver aumentato lappannaggio del presidente del Corecom dal sessanta all'ottanta per cento rispetto allindennità di un consigliere regionale. Luigi Celori (An) infine, punta lindice sui tre nuovi consulenti ingaggiati dalla presidenza del Consiglio regionale, che costeranno annualmente decine di migliaia di euro.
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