da Il Cairo
Oba Oba Martins farà subito lesame al Ghana e racconterà allItalia se cè qualcosa da temere. Lex romanista Mido sarà la stella dEgitto pronto a mettere in riga Drogba, Zoro e la compagnia della Costa DAvorio. Samuel Etoo avrà solo questo palcoscenico per ricordare la sua bravura al mondo, perché Pierre Wome ha tradito lui e i leoni indomabili del Camerun sbagliando il rigore decisivo per lammissione ai mondiali. Per punizione Wome è stato lasciato a casa, cioè allInter. Ma i mondiali saranno cosa daltri. Parte così la coppa dAfrica, tradizionale campionato del continente nero che ormai si è accodato, per importanza, ai due campionati continentali per eccellenza: europei e coppa America. Oggi via da Il Cairo con i padroni di casa dellEgitto contro la Libia (Tv, ore 18 su Eurosport). Ma il bello verrà: chiusura il 10 febbraio. La nostra Africa è composta da 11 giocatori, tra cui Martins, Obinna e Obodo tutti quanti sotto la bandiera nigeriana, Kuffour stella del Ghana che non avrà Muntari ed Essien, Zoro per la Costa dAvorio. Quasi il 60 per cento dei calciatori (209 su 368) provengono da club europei, una buona percentaule dal campionato francese (71). Ma la squadra maggiormente saccheggiata sta in Inghilterra. Il Bolton ha visto partire ben quattro titolari: Okocha, capitano della Nigeria, i senegalesi El Hadji Diouf e Abdoulaye Faye, il tunisino Radhi Jaidi. Ci sarà Mido rimasto a giocare con il Tottenham fino a domenica, alla faccia delle imposizioni del regime Fifa. Ci saranno tante facce nuove fra gli allenatori. Rispetto alledizione di due anni fa, vinta dalla Tunisia, ha resistito solo Roger Lemerre, il francese che, appunto, guidò i tunisini al successo. In Africa la sorte dei tecnici è legata ad ogni cambiar di vento e di umore, forse più che nel resto dei continenti calcistici.
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