da Madrid
Un uomo a torso nudo tiene una donna inchiodata a terra per i polsi, mentre altri quattro osservano la scena: quest'immagine, appartenente all'ultima pubblicità di Dolce & Gabbana, ha sollevato un polverone in Spagna, dove associazioni di consumatori, l'Istituto della Donna, e semplici cittadini ne hanno chiesto il suo «ritiro immediato». A loro giudizio, mostra una scena di violenza «machista». Secondo l'Istituto della donna, organismo autonomo del ministero del Lavoro, la pubblicità del marchio italiano incita alla violenza contro le donne.
Da questa immagine «si può dedurre che è ammissibile l'uso della forza come un mezzo per imporsi sulle donne», sostiene. L'Istituto ritiene che questo tipo di immagini rafforzi «atteggiamenti che oggigiorno sono un reato, attentano contro i diritti delle donne e denigrano la loro immagine». Insomma, «non favoriscono per niente il lavoro svolto da molti anni per raggiungere la parità con gli uomini». Dolce & Gabbana, che non ha ufficio di rappresentanza in Spagna, non si è ancora espresso su questa polemica, spiega il giornale El Mundo nella sua edizione on line. L'Istituto della donna ha chiesto ai mass media e alle ditte di pubblicità di non accettarla né diffonderla.
A questa denuncia si sono aggiunti la Federazione di Consumatori in azione (Facua) e il partito dei verdi, considerando che la pubblicità di Dolce & Gabbana viola l'articolo 3 della Legge generale sulla Pubblicità, che proibisce ogni spot che vada contro «la dignità della persona o violi i valori e diritti riconosciuti nella Costituzione».
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