nostro inviato a Sakhir
Lewis prodigio Hamilton si schianta e litiga con i soccorritori, mentre le Ferrari volano nel deserto. Massa, davanti a tutti (Hamilton 4°) mette nel panino della vendetta una fetta di rivincita in attesa di mangiarselo tra oggi e domani; Raikkonen, sornione, se ne sta tranquillo dietro di lui, a quasi un secondo che parrebbe umiliante, ma così non è. È chiaro che il brasiliano ha infilato super calzature di gomma e caricato poca benzina per quellultimo giro record. Kimi no: il suo miglior tempo è arrivato con gomme usate e senza pensare troppo al cronometro. Tranne che nella pit lane: 2.400 euro di multa per eccesso di velocità.
Hamilton litiga con i commissari. Poco importa però: la Ferrari è un missile e la McLaren inquieta ma non spaventa. Si è invece spaventato, e molto, Hamilton, finito in testacoda a duecento allora alla curva sette: gran botto, macchina a pezzi. «Che peccato finire la sessione così, capita di sbagliare». E capita di litigare con i soccorritori che insistono per spedirti in infermeria per controlli: sarà persino materia per i commissari. Dati i tempi, però, la Fia ha ben altro cui pensare. Per cui: assolto.
Mosleygate. Tanto più che il ragazzo, come molti suoi colleghi, deve molto a quel signore adesso tanto inguaiato: se la sua McLaren non si è sbriciolata, se le vie di fuga nei circuiti si sono allungate è anche e soprattutto merito di Max Mosley. Presidente che ieri ha evitato di ribattere alle critiche, ma tramite i suoi legali ha chiesto un risarcimento per «danni illimitati» al tabloid News of the World. Ferrari e Renault hanno ribadito di non voler dire bah. Il direttore della Rossa, Stefano Domenicali, è stato lapidario: «Il mio ruolo è rimanere concentrato sul mondiale». E Briatore idem: «È un problema della Fia, non voglio e non posso rilasciare dichiarazioni». Parlano, invece, e ancora molto, i rappresentanti degli automobil club tedeschi e olandesi (chiedono «dimissioni»). Nel pomeriggio, anche lintervento di Ecclestone: «È una vicenda che riguarda la Fia e non influenza la F1. Sono sereno con Mosley, lui è il presidente della Federazione, lui è lunico che può decidere che cosa succederà nella Fia».
E Massa sogna in grande.
TV: qualifiche dalle 13 su Rai 2 (con la novità del limite di tempo sul giro di rientro).
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