Nel quartiere dove abita, nella zona ovest di Milano, si è sempre dato da fare per contrastare lo spaccio e per convincere i giovani ad abbandonare la droga. Secondo l’accusa, anche per questo impegno, Edward Gardner, 53 anni, ghanese, soprannominato Eddy, addetto alle pulizie in una casa editrice, fu pestato a sangue con una mazza da baseball da un italiano con precedenti per spaccio. Per l’uomo, che avrebbe agito spinto da odio razziale, oggi il pm ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione per tentato omicidio. Pochi giorni dopo il brutale pestaggio, avvenuto l’8 luglio scorso in via Stendhal, Eddy venne nominato City Angel ad honorem dal gruppo di volontari milanesi che si prende cura delle persone che vivono in condizioni disagiate.
L’aggressore, Giorgio Giurato, 38 anni e con precedenti penali per spaccio, secondo quanto accertato dalle indagini coordinate dal pm Isidoro Palma, aveva messo in atto un vero e proprio raid da ’arancia meccanicà. Aveva colpito, spalleggiato da alcuni amici, ripetutamente Eddy «con una violenza tale - si legge nel capo di imputazione - da spaccare, durante l’aggressione, la mazza». Secondo le indagini, Giurato, uscito tre settimane prima dal carcere dopo aver scontato una pena definitiva per spaccio di stupefacenti, aveva agito «animato da ostilità nei confronti di Gardner per motivi razziali e dal desiderio di vendetta in seguito a una lite avvenuta tre anni prima» in un bar.
Davanti al gup di Milano, Luigi Varanelli, l’imputato ha risarcito Eddy con 5 mila euro e quest’ultimo ha rinunciato così alla costituzione di parte civile. Una perizia ha stabilito poi che Giurato era capace di intendere e di volare e la sentenza con rito abbreviato dovrebbe arrivare il prossimo 8 luglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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