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Massacrò l’amica: condannato a 20 anni

Massacrò l’amica: condannato a 20 anni

Ugo Bertagni, 40 anni, il commerciante genovese che un anno fa massacrò nel suo negozio «Nutri Store» di via Jori, a Certosa, Paola Toma, amica d’infanzia ed ex fidanzata, cercando poi di liberarsi del cadavere in autostrada, è stato condannato a vent’anni di reclusione con rito abbreviato. Infatti, nonostante le caratteristiche particolarmente cruente di questo omicidio, Bertagni è riuscito lo stesso a godere dei vantaggi del rito abbreviato. In condizioni normali, invece, la pena sarebbe stata l’ergastolo. Pena che aveva appunto richiesto il pubblico ministero Federico Panichi. La sentenza è stata pronunciata ieri dal gup Maurizio De Matteis al termine di un’udienza camerale, aggiungendo che l’uomo è affetto da seminfermità mentale.
A quanto pare si è detta sodisfatta anche la parte civile costituita dal marito e dai genitori di Paola Toma, ai quali è andata una provisionale di 150 mila euro come acconto sul risarcimento danni. Il difensore di Bertagni, al contrario, ha annunciato appello.
L’omicidio risale al 14 luglio del 2004. Bertagni aveva confessato il delitto sostenendo di aver fatto scendere Paola Toma, che era andata a trovarlo in negozio, nello scantinato adibito a magazzino. Non si sa che cosa i due si fossero detti, fatto sta che ad un certo punto Bertagni la colpì alla testa con un ferro usato per bloccare una ferranda. Poi, preso da un ulteriore raptus di violenza, infierì sul corpo con un’accetta.
Perché mai l’uomo aggredì e uccise la vecchia amica? Interrogato a questo riguardo, Bertagni rispose di non ricordare il movente dell’omicidio. Così come non seppe spiegare il motivo per cui condusse la donna nello scantinato, al riparo da sguardi indiscreti.
È tutto molto chiaro, invece, quello che accadde dopo. Infatti l’uomo avvolse il corpo dell’amica in un tappeto e si recò sull’autostrada Savona-Torino con lo scopo di liberarsi del corpo buttandolo in un dirupo.

Ed è infatti in una piazzola nei pressi di Altare, poco dopo l’una di notte, che una pattuglia di poliziotti sorprese Bertagni con il suo macabro fagotto.
Adesso Bertagni, grazie alla seminfermità mentale, potrebbe scontare soltanto otto anni della sua pena prima di essere liberato e affidato ai servizi sociali.

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