Massenzio Gli autori tornano a ispirarsi alla luna

Pare che il «festival di Massenzio», come è comunemente chiamata la rassegna Letterature, che oggi inaugura la sua ottava edizione, sia molto popolare fra gli scrittori d’oltreoceano. Ed è proprio il primo ospite di questa nuova edizione, Andrew Sean Greer a rivelarlo. «È la seconda volta che vengo a Roma. E la prima è stata proprio a inizio estate di qualche anno fa. In quell’occasione sono andato a Massenzio. E devo dire che è stata un’esperienza davvero esaltante vedere duemila persone pendere dalle labbra di uno scrittore che leggeva un suo testo inedito. Jumpha Lahiri (pubblicata in Italia da Guanda, ndr), ospite qualche anno fa di Letterature mi ha detto che è un’esperienza incredibile. Sicuramente il miglior reading cui ha mai partecipato». L’edizione di quest’anno si apre col botto: sul palco Margaret Mazzantini e Greer, autore di La storia di un matrimonio (Adelphi). Ai due scrittori, come ai loro colleghi che fino al 25 giugno si alterneranno sul palco di Massenzio, è stata data una traccia precisa e suggestiva: «Terra e Luna, un’infinita risonanza». In occasione del quarantennale dell’atterraggio dell’uomo sulla luna si dipanerà, così, un lungo racconto a più voci incentrato sul rapporto fra il nostro pianeta e il suo satellite. «La luna? - si chiede la Mazzantini - In fondo non è che la presenza più costante per i viaggiatori notturni.

E cos’è un viaggiatore notturno se non uno scrittore che esplora l’indistinto della notte per dargli luce?». Tra gli ospiti della rassegna anche John Grisham, Bjorn Larsson, Ermanno Cavazzoni, Edoardo Albinati, Vinicio Capossela e Matthew Pearl.

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