Mastella adesso frena: «Mai pensato di abolire gli Ordini professionali»

Roma. Da parte del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, c'è la volontà di rinnovare ma non abolire gli ordini professionali. Così il Guardasigilli ha risposto ieri a Montecitorio a una interrogazione di alcuni parlamentari della Lega nord che chiedevano chiarimenti sulla posizione di Mastella rispetto al decreto Bersani sulla competitività. Il Guardasigilli ha parlato di «fisiologica dialettica all'interno della maggioranza» e non ha negato che in un sistema basato sulle coalizioni ci possano essere «qualche riluttanza», «rilievi», e «distinzioni» ma «spero non separazioni». «Gli atti del governo sono collegiali quindi anche quest'atto che ha come obiettivo il rilancio dell'economia e degli aspetti sociali del Paese ha un suo rilievo collegiale», premette Mastella. «Mi assumo le mie responsabilità perché sono all'interno del governo: qualora riscontrassi diversità rispetto alla collegialità me ne assumerei di conseguenza tutti gli effetti di natura politica». In ogni caso il provvedimento varato dal governo non mette in discussione gli ordini professionali: «Non c'è il desiderio di ottundere la volontà degli ordini, di rinchiuderli all'interno di un proprio perimetro. C'è la volontà del governo - precisa Mastella - di adeguarsi alla norma europea per rendere l'utente centrale rispetto a processi farraginosi, presi da lacci e laccioli».

«Non c'è alcun tentativo, e se c'è stato è stato rimesso al posto giusto, di espropriare la titolarità sia della commissione Giustizia sia del mio dicastero, di cose che loro attengono». Il Guardasigilli ha quindi annunciato di aver già avviato una procedura di discussione e di dialogo con gli ordini professionali.

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