da Roma
Alla fine, come era previsto, hanno vinto la Lega calcio e le esigenze dei club. Il campionato di A inizierà il 26 agosto, anche il presidente della Figc Abete ha dato il suo assenso. «Cè rammarico per non essere andati incontro alle esigenze di Donadoni - sottolinea Abete - ma ricordo che negli ultimi dieci anni non era mai accaduto che la nazionale giocasse una partita di qualificazione con due turni di campionato sulle spalle». Il prossimo consiglio di Lega del 28 giugno renderà ufficiale la data, così come quella della B (forse il 25 agosto, dipenderà dagli accordi sui diritti di Sky), la ratifica arriverà nel consiglio di luglio.
E luglio sarà anche il mese in cui prenderà il via la nuova fase della giustizia sportiva. Ieri è stato approvato il nuovo codice che ricalca il testo lasciato in eredità dal commissario Pancalli. Unica novità di rilievo, la cancellazione di una delle norme più discusse che rimandava al regolamento disciplinare della Fifa: il divieto di ingresso negli stadi ai dirigenti inibiti. Il numero uno della Figc lha giudicata «non compatibile» con lo stesso ordinamento internazionale, anzi pure «incostituzionale».
Ieri è stata anche nominata la commissione di garanzia della giustizia calcistica: oltre a Borrelli - che lascia la guida dellUfficio indagini che sarà accorpato alla procura federale nella nuova struttura investigativa della Figc - ci saranno gli ex presidenti della Corte Costituzionale Mirabelli e Capotosti, il presidente del Tar del Lazio De Lise e il numero due della Corte dei Conti Squitieri. Saranno loro a scegliere, in tempi brevi, il superprocuratore: Stefano Palazzi, lattuale capo dellorgano inquirente, è in bilico ma non ancora tagliato fuori, anche se qualcuno pensa di sostituirlo con un magistrato di alto livello in pensione. I silenzi di Palazzi su molte delle indagini già concluse (dal presunto doping amministrativo di Inter e Milan allo «spionaggio» di Moratti su De Santis passando per il caso scommesse che ha coinvolto 14 calciatori: le relazioni di Borrelli sono sul suo tavolo da più di un mese) non sono certo piaciuti ai dirigenti di via Allegri. «Bisogna intervenire per accelerare i tempi della giustizia sportiva - dice Abete - lopinione pubblica percepisce con difficoltà il motivo per cui ad esempio il Tar decida, qualche giorno dopo la fine del campionato, sul ricorso dellArezzo».
Non è stato invece affrontato largomento Collina nuovo designatore da 500mila euro a stagione.
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