Materazzi operato d'urgenza per accelerare il recupero

Dopo l'infortunio rimediato ieri a Budapest, il difensore dell'Inter e della Nazionale è stato operato per un versamento vascolare alla coscia destra. Ora sta bene, ma sono ancora incerti i tempi di recupero

Materazzi operato d'urgenza 
per accelerare il recupero

Pavia - "Non è possibile dare tempi precisi per il recupero. In genere per i traumi contusivi diretti si va dalle 4 settimane in su, ma in questo caso c’è stato un intervento e quindi i tempi cambiano. Se non avessimo svuotato d’urgenza l’ematoma oltre al dolore del giocatore avremmo dilatato i tempi della riabilitazione". A parlare è Franco Benazzo, responsabile della clinica di ortopedia e traumatologia del Policlinico, dove è ricoverato il difensore nerazzurro e della Nazionale Marco Materazzi. "L’ematoma - ha osservato ancora il professore - era grande come la coscia di Materazzi con un diametro di 10 centimetri. Se è necessario per ridare le funzionalità il tempo di 4 mesi non è troppo lungo ma noi speriamo serva meno".

Aspirato l'ematoma Il difensore aveva riportato un forte ematoma alla coscia destra nel corso della partita amichevole tra Ungheria e Italia. Da qualche ora è stato operato per aspirare l’ematoma e ora "sta bene. L’intervento è riuscito bene". L’operazione, ha osservato ancora il dottor Combi, il medico dell'Inter, è stato compiuta per "via endoscopica" e ha permesso "di asciugare l’ematoma" che si era formato nella gamba del giocatore interista. Quanto ai tempi di recupero, il professor Combi si è limitato ad osservare che "è troppo presto per individuare una data. Quello che è importante è che abbiamo evitato che l’ematoma peggiorasse e che abbiamo evitato danni alla struttura fisica" di Materazzi. "Vedremo se adesso ci saranno complicanze, i tempi saranno quelli che sono. Ribadisco - ha proseguito - quello che è importante è che si siano evitati danni strutturali che gli impedissero" di giocare. A chi gli chiedeva quale sia l’umore di Materazzi, Combi ha replicato con un "è un duro" e a chi gli chiedeva se fosse possibile ipotizzare un ritorno all’attività intorno a Natale, ha risposto con uno "spero prima".

Una notte di paura per Matrix Doveva essere la serata della rabbia, è diventata anche una notte piena di preoccupazioni. E non solo in chiave francese. Perché Materazzi ha fatto tremare un po’ tutti, a Milano (a casa Inter) e a Budapest (nella delegazione azzurra, dal ct al dottor Ferretti). Colpa di quell’enorme ematoma alla coscia sinistra rimediato durante la sfida: prima la sostituzione, poi le prime cure, quindi l’uscita dallo stadio con le stampelle, infine l’abbassamento di pressione e i conati di vomito mentre il pullman dell’Italia si dirigeva verso l’aeroporto.

Il racconto Il dottor Ferretti ha così deciso di chiamare un’ambulanza per portare l’interista direttamente all’aereo. Materazzi, però, si è rifiutato di salire, ha preferito proseguire il trasferimento in pullman con i compagni, scortato dall’ambulanza. A quel punto sono stati i lettighieri a rifiutarsi di seguire il convoglio azzurro, così ognuno per la propria strada e ulteriore check up dell’azzurro nell’infermeria dell’aeroporto.

A quel punto la decisione finale: restare o partire. All’una di notte non era ancora dato sapere, probabile però l’ok al ritorno a Milano dove, a Malpensa, il medico nerazzurro aveva già predisposto tutto per accogliere Matrix.

Quanto alla partita, Donadoni non ha cercato scuse: «Abbiamo trovato una squadra più fresca, veloce e soprattutto più vogliosa di noi», ha detto. «Noi abbiamo giocato, anche se a sprazzi, poi abbiamo perso lucidità... Certo non sono sereno in vista della Francia». Questo mentre il peggiore della serata, Fabio Cannavaro, accusava: «Avevamo chiesto di iniziare il campionato il 19 ma, come troppo spesso accade, noi giocatori non veniamo presi in considerazione...». Chi non ha risparmiato critiche ai suoi compagni è Gigi Buffon: «Con un po’ di rabbia e cattiveria in più avremmo evitato la sconfitta».
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