da Milano
Il clima, più che da uniti per salvare il salvabile, è da resa dei conti. Resa dei conti a tutti i costi, anche dopo che la Caporetto elettorale ha comportato la scomparsa dal panorama parlamentare. E così, invece di cercare di coalizzarsi, ecco che, la sinistra, nello specifico lala bertinottiana di Rifondazione comunista che fa capo a Nichi Vendola, e i Comunisti italiani, non trovano niente di meglio da fare che massacrarsi a vicenda. Quasi emuli del Pd, che quanto a divisioni è un ottimo maestro.
«Cupio dissolvi», la chiama Ritanna Armeni che ieri, su Liberazione, ha dedicato un editoriale agli scontri interni alla «sinistra a sinistra» del Pd, scontri che, di fatto, hanno messo in crisi il giornale di Rifondazione e il suo direttore, Piero Sansonetti, a rischio siluramento perché non in linea con la nuova segreteria. «Cupio dissolvi», «desiderio di autodistruggersi». Mai definizione fu più azzeccata, anche per dipingere la guerra a suon di dichiarazioni che si è consumata ieri: da un lato il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, che conversando con i giornalisti ha aperto allalleanza elettorale con Prc alle prossime Europee, almeno per superare la soglia di sbarramento del 5 per cento; dallaltro lala di Prc che fa capo allo sconfitto al congresso Nichi Vendola, «Sinistra per Rifondazione», che per bocca di Gennaro Migliore, ha seccamente rispedito al mittente lofferta, invitando anzi la segreteria di Rifondazione a smentire lipotesi. Ma lauspicata smentita, di fatto, non è arrivata. Già, perché il segretario Paolo Ferrero, più che dire «no», ha scelto la via della diplomazia: «Questo è il tempo ha detto di ricostruire lopposizione per ricostruire il rapporto con la nostra gente. Poi penseremo ha aggiunto il segretario a come andare alle elezioni».
Lo scontro a distanza è andato avanti per tutto il giorno. A dare il «la» una dichiarazione di Diliberto: «Sono convinto dice il segretario di Pdci a proposito della soglia sulle Europee che faremo una lista con Rifondazione comunista e che ci sia lo spazio per superare ampiamente la soglia di sbarramento. Io farei la lista comune anche se non ci fosse la soglia di sbarramento».
Insomma, se non damore, almeno un matrimonio di convenienza. Ma il niet di «Rifondazione per la Sinistra» arriva subito. «Non so dichiara a nome del coordinamento Gennaro Migliore su quali basi il segretario del Pdci Diliberto fondi laffermazione secondo cui alle prossime elezioni europee il Prc e il Pdci presenteranno liste comuni. Larea di Rifondazione per la Sinistra esclude qualsiasi possibilità di unità dei comunisti per le prossime elezioni europee e chiede formalmente alla segreteria di Rifondazione di escludere a sua volta chiaramente questa ipotesi».
È il putiferio. A Migliore risponde il coordinatore dellufficio di segreteria dei Comunisti italiani, Alessandro Pignatiello.
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