Matteoli smentisce Burlando «Il tunnel arriva dopo il voto»

«Ho assicurato i sindaci della Fontanabuona: il tunnel si farà, ma non fatemi dettare i tempi». Il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli sbarca a Genova a sostegno di Sandro Biasotti con tre appuntamenti distinti, il secondo dei quali è stato considerato strategico ed ha avuto l’efficacia di tranquillizzare i sindaci della Val Fontanabuona preoccupati da chi, in queste settimane, aveva fatto intendere che il governo Berlusconi volesse rinunciare alla galleria che collegherebbe Rapallo con la valle dell’entroterra. «Dateci i tempi tecnici, aspettate che si insedi la nuova giunta regionale e, che sia guidata da Sandro Biasotti o da Claudio Burlando, firmeremo il protocollo di intesa: la volontà politica c’è, anzi c’è sempre stata». E per spiegare il progetto del governo Berlusconi, Matteoli è sceso direttamente in valle con Gianfranco Gadolla, candidato per la carica di consigliere regionale nel Pdl ed organizzatore della riunione tecnica svolta ieri pomeriggio. Il prossimo appuntamento per discutere del tunnel è fissato il 13 aprile a Roma.
In tarda mattinata, invece, Matteoli ha incontrato il popolo del centrodestra a Genova in un incontro pubblico che ha messo a confronto il «non governo» della giunta Burlando contro il progetto di Sandro Biasotti per una Liguria competitiva e soprattutto con un governo che si occupi dei suoi problemi. Ma con Matteoli il discorso non poteva che scivolare sempre sul tema infrastrutture ricordando che «qualcosa è partito. Abbiamo sottoscritto l’accordo che riguarda la gronda autostradale, andiamo avanti con gli accordi che abbiamo preso sul Terzo Valico. Sono infrastrutture che erano attese da tempo - ha concluso Matteoli - e per le quali, una volta sottoscritti gli accordi, sono partiti i lavori o stanno per partire». Quando si vedranno gli operai nei cantieri del Terzo valico? Sembra davvero questione di settimane: «Se non è per la fine di aprile sarà per i primi di maggio, stiamo risolvendo dei problemi di carattere burocratico. Le polemiche sui finanziamenti? - ha proseguito il ministro per le Infrastrutture - Non si può pensare di avere finanziata per intero un’opera colossale come questa».
Spazio per un confronto anche sulla riforma della portualità complice anche la presenza del senatore Luigi Grillo tra i promotori della riforma: «Siccome si è lavorato in sintonia con l’opposizione spero si possa andare in legislativa e licenziare in tempi brevi la riforma - ha aggiunto Matteoli -. Tutto dev’essere proporzionale alla situazione economica e finanziaria».

E alla domanda se avesse più slancio ad aiutare la Liguria in caso di vittoria di Sandro Biasotti il ministro si dimostra super partes: «Ho lavorato correttamente anche con l’attuale giunta nel rispetto istituzionale. Tifo per Biasotti ma per la mia attività di ministro non cambia nulla che vinca uno o vinca l’altro».

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