Maullu: "Vinciamo al primo turno malgrado i giochi leghisti"

L'assessore regionale: "Quando si aprono le urne il Caroccio va con i distinguo". "Pisapia è costretto a tacere per non dire cose che non piacciono"

«Secondo me Letizia Moratti vincerà al primo turno grazie alla competizione tra Pdl e Lega».
Assessore Stefano Maullu, ma Pdl e Lega non erano alleati?
«Sono alleati, ma in competizione. Basta vedere cosa sta facendo di questi tempi la Lega».
Cosa sta facendo?
«Il solito giochino trito e ritrito del partito di governo e di lotta. A Milano non c’è scontro tra destra e sinistra, perché la sinistra non esiste, ma solo tra Pdl e Lega».
E voi del Pdl non ci state.
«Siamo un po’ stanchi che sei mesi prima di ogni appuntamento elettorale per la Lega comincino i distinguo».
È un delitto?
«È un delitto se si sta governando, se si è dentro la maggioranza e ci si smarca».
L’anima critica del centrodestra.
«Macché anima critica. Urlano per gli sbarchi e il ministro dell’Interno chi è? Un leghista, Roberto Maroni. I prefetti dipendono da lui, loro decidono sugli immigrati».
Solo una caccia al voto?
«Il tentativo di raccogliere qualche consenso. Ma gli elettori ormai lo hanno capito. Basta demagogia, perché porta solo alla disaffezione per la politica».
I sondaggi danno comunque la Lega in forte avanzata.
«L’ho detto, questo consentirà alla Moratti di vincere al primo turno».
E vi costringerà a cedere alla Lega assessorati e posti pesanti.
«Non vedo niente di male in un giusto riconoscimento del peso specifico della Lega».
Sarà un peso massimo?
«Io non credo che la Lega avanzerà così tanto. L’elettore è stanco di tanti annunci e nessuna realizzazione. Con gli slogan non si governa».
Un difetto dei politici.
«Non del Pdl, un partito responsabile che non vende sogni, ma costruisce realtà».
Sicuro?
«Il buon governo della Lombardia è dimostrato dai quindici anni di amministrazione Formigoni».
Praticamente un regno.
«Io giro molto e da nessuna parte trovo regioni altrettanto competitive, moderne e attente ai cittadini. Per non parlare del tasso di innovazione».
Giuliano Pisapia?
«Parla poco perché ha sempre paura di scontentare qualcuno dei suoi. E quando parla propone cose irrealizzabili».


E poi?
«È appoggiato da movimenti radicali improponibili in una città moderna come Milano».
Berlusconi dice che Milano è un test nazionale.
«E ha ragione. Un test che il Pdl vincerà perché ha dimostrato grande responsabilità, capacità di governare e una leadership indiscussa».

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