«Mi sono abituato al caldo ad Hong Kong ed è per questo che sono riuscito a vincere». Queste le prime parole di Jamie Donaldson, 33enne gallese che si è affermato nel Mauritius Golf Open, il torneo fuori da ogni circuito ambito però da moltissimi bei nomi, che si è giocato per la quindicesima volta sul Legend Golf Course del Belle Mare Plage the Resort. The 3 Tours Tournament è anche il nome della gara che riunisce professionisti dell'European, Challenge e Seniors Tour. In campo giocatori di fama del calibro di David Park, Philip Golding, Philip Price, Jean Philippe Lima, Mike McLean e i migliori francesi, fra cui Remesy, Delagrange e il vincitore del Barclays Scottish Open nel 2007 a Loch Lomond, del Johnnie Walker Championship a Gleneagle quest'anno e dell'Open d'Italia a Is Molas nel 2001, Gregory Havret. Ed è stato proprio quest'ultimo che ha gettato la vittoria nel lago sulla destra del green della 18 - un corto ma insidioso par 5 - svirgolando malamente il ferro 4. La buca è diventata enorme per Donaldson che ha chiuso addirittura con un birdie aggiudicandosi la prima moneta di 15mila euro e la sua prima vittoria in carriera con tre colpi di vantaggio a -13. Alle loro spalle, appaiati in terza posizione a -9, Golding e Remesy che, partito al comando, è crollato nel finale. Non ha ceduto, invece, la proette danese Margareth Juul che, andata al comando al termine del primo giro, ha lasciato a due lunghezze l'inglese Rebecca Hudson.
La settimana mauriziana ha visto anche la disputa di numerosi tornei aperti ai dilettanti disputati alternativamente sul Links Course, l'altro percorso del resort: una pro am sulla lunghezza delle 36 buche, due campionati amateur sulle 54 buche e una gara riservata alle signore nella quale Silvia Valli ha portato il tricolore sul gradino più alto del podio.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.