(...) perchè penso che le aule di tribunali non siano stadi dove si fa il tifo. Quello che mi interessa, invece, è che finora il lavoro del giudice delludienza preliminare Maurizio De Matteis è stato ottimo e abbondante.
Troppo spesso siamo abituati ad alcuni gip e gup che si limitano a mettere un timbro sul lavoro dei pubblici ministeri, rinviando poi il giudizio alle corti giudicanti. De Matteis, invece, fa il giudice delludienza preliminare nel senso più completo che la parola sa avere: ascolta testimoni, anche molti di più di quello che sarebbe stato prevedibile; raccoglie la documentazione dellaccusa, ma ascolta e ammette anche le indagini difensive; fa domande a tutti e su tutto, senza timori reverenziali nei confronti di nessuno.
In tutto questo, poi, spicca la voglia di difendersi come un leone di Giovanni Novi, che puntualizza in tutto e su tutto. E, soprattutto, racconta la sua versione di una spartizione dei moli che magari sarà stata sbagliata dal punto di vista del diritto delle banchine, ma che in quel momento andava bene a tutti. E, soprattutto, che non è stata uninvenzione di Novi.
Lex presidente dellAutorità Portuale in quel ruolo ha sbagliato anche molto. Ma una sua eventuale bocciatura tecnico-portuale, non centra nulla con le responsabilità penali. E, soprattutto, si è dimostrato un galantuomo tutto dun pezzo quando, anche di fronte a norme legislative che avrebbero potuto far saltare il suo processo, ha messo nero su bianco due volte il fatto che, comunque, lui avrebbe voluto essere processato, certo della sua innocenza e della sua totale buonafede.
Del resto, a uno che protocollava con tanto di tracciabilità e codice a barre anche gli auguri di Natale, tutto si può dire tranne che non abbia agito con trasparenza. E il malfattore che trama lasciando i segni con il codice a barre, sinceramente è una figura che ancora ci mancava.
Ora, ribadisco, finirà come finirà.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.