Cultura e Spettacoli

Maurizio Serra vince a sorpresa l’«Acqui Storia»

Maurizio Serra - direttore dell’Istituto diplomatico del ministero degli Esteri italiano e docente universitario alla Luiss - con il volume Fratelli Separati. Drieu-Aragon-Malraux, (ed. Settecolori) e Raimondo Luraghi - leggendario comandante partigiano, medaglia d’argento al valore, docente emerito all’università di Genova - con il volume La spada e le magnolie. Il Sud nella storia degli Stati Uniti (Donzelli) sono i vincitori del XLI Premio Acqui Storia. La cerimonia ufficiale, di consegna si terrà, come tradizione, al Teatro Ariston di Acqui Terme il 25 ottobre e vedrà salire sul palco i vincitori delle due sezioni del Premio, affiancati dai vincitori dei riconoscimenti speciali «Testimone del tempo» (quest’anno Vittorio Feltri, monsignor Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia della Vita e Rettore dell'Università Lateranense e il violinista e direttore d’orchestra Uto Ughi). Per «La Storia in tv» il riconoscimento è andato allo storico Giordano Bruno Guerri.
Organizzato dal Comune di Acqui Terme con il contributo di Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Terme di Acqui e con il significativo intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, l’Acqui Storia si conferma uno dei premi più interessanti per la ricerca storica. «Il record assoluto di partecipazione dei volumi all'edizione 2008, ben 92 autori, e la risonanza mediatica e televisiva testimoniano una sempre maggiore attenzione del pubblico e degli specialisti nei confronti dell’Acqui Storia e del suo significato, a quattro decenni dalla sua nascita», dichiara l’assessore alla Cultura di Acqui Terme, Carlo Sburlati.
Particolarmente significativa, quest’anno, la vittoria dello storico e diplomatico Maurizio Serra che con il suo saggio Fratelli separati. Drieu - Aragon - Malraux pubblicato da una piccola ma combattiva casa editrice (Settecolori) ha battuto un “senatore” della diplomazia come l’ambasciatore Sergio Romano e le più quotate case editrici italiane.

Questa la motivazione: «Un libro, denso e coinvolgente, scava con efficacia nella biografia e nella psicologia di tre personaggi, tre “esteti armati” (Pierre Drieu La Rochelle, Louis Aragon, André Malraux) sullo sfondo della profonda ma creativa crisi socio-culturale in cui versano la Francia e l’intera Europa nel torbido e tumultuoso periodo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale e, in qualche caso, anche oltre».

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