Maxi causa, la Scala dovrà assumere 150 lavoratori stagionali

Centocinquanta assunti con una maxi causa. O meglio, una vertenza per ciascuno degli operai e degli impiegati del Teatro alla Scala che nel giro di un paio di mesi vedranno trasformarsi il loro contratto di lavoro a tempo determinato in un’assunzione a tutti gli effetti. Accade, eccome. Grazie alla giurisprudenza e al parere favorevole di un giudice che si è pronunciato sulla causa presentata da una decina di lavoratori scaligeri, riconoscendo il diritto a un posto fisso. «Si tratta di persone che lavorano in teatro da anni. Hanno avuto due o tre rinnovi del contratto, quanto basta per passare alle vie legali».


Dalla Scala assicurano che non ci sarà nessun contraccolpo sul bilancio che al momento conta di 740 lavoratori a tempo indeterminato, a coprire quasi interamente gli ottocento posti autorizzati dal Ministero. «Sono stipendi che già davamo, e da stagionali ora passeranno a stabili. Si tratterà in futuro di discutere con il Ministero come assorbirli. Una parte rientrerà nell’organico. L’altra lo decideremo nei prossimi anni».

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