Il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso della Manital lunedì 19 marzo. Salvo contrattempi e imprevisti, quindi, la prossima settimana si comincerà finalmente a fare chiarezza sul maxiappalto della viabilità. Una vicenda intricata, su cui il Campidoglio è stato chiamato a rendere conto alla Commissione trasparenza capitolina presieduta da Roberto Rastelli (Udc). La gara è stata aggiudicata dal Comune allAti Romeo Gestioni-Vianini Lavori-Consorzio Strade sicure. Lappalto, 800 chilometri di strade e 576 milioni di euro a base dasta, il 6 febbraio 2007 è stato però giudicato «non conforme» alla legge dallAuthority di controllo sugli appalti pubblici, dopo listanza della società Manital concorrente al bando. Di tre giorni fa, invece, la bocciatura alla Commissione trasparenza.
La relazione firmata da Rastelli, inutile dirlo, ha suscitato polemiche al vetriolo fra la giunta e lopposizione. A dar fuoco alle polveri è stato per primo il coordinatore regionale e commissario romano di Fi, Francesco Giro: «E ora che farà lassessore ai Lavori pubblici Giancarlo DAlessandro? Si consulterà con lavvocatura? Vorrà replicare qualcosa? O cominceranno a venirgli dei dubbi?», si è chiesto Giro. E ancora: «Allassessore e al direttore del dipartimento XII non resta ormai che sospendere la procedura di appalto, prima che sia troppo tardi, onde limitare gli ulteriori effetti negativi scaturenti dalleventuale annullamento dellaggiudicazione da parte del tribunale amministrativo». A chiedere a DAlessandro di annullare il maxiappalto è stato anche il consigliere di An, Fabio Sabbatani Schiuma: «Durante laudizione dellassessore in commissione Lavori Pubblici, ho chiesto formalmente di iniziare la procedura per lannullamento o, almeno, la sospensione del maxiappalto. Lassessore ha risposto, tra laltro, che ciò ormai non sarebbe neanche possibile». Per Sabbatani «bisogna farla finita con i maxiappalti, la grande viabilità si poteva suddividere in lotti e permettere la partecipazione di più aziende».
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