da Milano
Il concambio proposto per la fusione tra Popolare Milano e Popolare Emilia Romagna è «equilibrato ed equo».
Lo ha detto Roberto Mazzotta, presidente della Popolare Milano, nel corso della presentazione agli analisti delloperazione.
«Non condivido le critiche mosse dagli azionisti allad di Popolare Emilia, Guido Leoni», ha aggiunto Mazzotta. Riguardo alla reazione del mercato che invece ha considerato il concambio troppo generoso con la banca modenese, Mazzotta ha spiegato che è dipesa dall«insufficiente conoscenza della Bper che ha caratteristiche che a nostro avviso meritano una valutazione». Per la fusione il concambio sarà di unazione della nuova holding capogruppo per ogni azione Pop. Milano e di 1,76 azioni della nuova holding per ogni Bper. «Guai a chi vuole fare impresa e considera più le differenze marginali rispetto al valore complessivo delloperazione che ha un senso imprenditoriale fortissimo», ha aggiunto Mazzotta. Da parte sua lad di Bper, Leoni, ha dichiarato di voler «condividere il nostro esempio di rigore morale e operativo, la nostra pulizia e trasparenza».
Infine, uneventuale alleanza tra la nuova banca e Mediobanca è possibile solo a condizione che ci sia un progetto industriale comune a sostegno delle medie imprese attive sul territorio. «Se lipotesi riguarda leconomia delle relazioni - ha detto Mazzotta - allora non ci interessa, se invece vi sarà un progetto industriale a sostegno della media impresa territoriale, lo valuteremo».
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