New York - L'idraulico Joe come la casalinga di Voghera. L'americano tipo della classe media convitato di pietra nell'ultimo dibattito televisivo fra John McCain e Barack Obama che hanno parlato a lui per parlare agli americani che devono scegliere quale dei due sarà il prossimo presidente.
L'idraulico Joe esiste davvero, si chiama Joe Wurzelbacher e vive nell'Ohio. Giorni fa si era messo aveva confrontato Obama sulla proposta di lasciar cadere gli sgravi fiscali agli americani che guadagnano più di 250 mila dollari all'anno. Così McCain lo ha citato dieci volte durante il dibattito ("è la prima volta che gli idraulici tornano a far da protagonisti della politica", ha ironizzato il commentatore repubblicano della Cnn Bill Bennett) parlando di politiche fiscali e di riforma sanitaria: si è rivolto a Joe guardandolo negli occhi attraverso la telecamera.Così Obama ha fatto altrettanto: "Ascoltami Joe, in fatto di sanità starai meglio con me...". Insomma, grazie all'idraulio, ma non solo, il dibattito è stato acceso e serrato, il più interessante dei tre.
I due candidati si sono affrontati per 90 minuti seduti con Schieffer a una tavolo a forma di mezzaluna. "Non sono il presidente Bush: senatore Obama, se volevi candidarti contro Bush dovevi farlo quattro anni fa": è stata una delle frasi a effetto usate da McCain, rilanciata con forza dallo staff repubblicano mentre il confronto era ancora in corso. Obama aveva paragonato un'amministrazione McCain a "altri quattro anni di Bush" e il repubblicano ha voluto prendere le distanze dall'attuale presidente, che è ai minimi della popolarità.Prima del dibattito la Cnn aveva annunciato che in base ai sondaggi il candidato democratico ha raggiunto e superato la quota di 270 voti elettorali necessari per vincere il 4 novembre.
McCain all'attacco McCain, con poco da perdere ha giocato all'attacco: dai legami del candidato democratico con l'ex estremista anni '60 e ora professore universitario di Chicago Bill Ayers (''ha cominciato al sua carriera nel salotto di casa sua") a quella di voler alzare le tasse e "distribuire la ricchezza" a spese della libera iniziativa, alle posizioni "estremiste" sull'aborto, il candidato repubblicano ha sferrato colpi a tutto campo con una sola eccezione: non ha mai citato il controverso reverendo Wright, spina nel fianco di Obama nella stagione delle primarie.
"Vuol alzare le tasse" Barack Obama vuol alzare le tasse alla piccola e media impresa, ed è un aumento del carico fiscale ciò che si nasconde nel suo piano economico, ha detto aggiungendo che Obama è contro il libero scambio, come dimostra opponendosi ai trattati con la Colombia, "un paese con cui abbiamo accordi decisi dall'amministrazione Clinton", dando all'avversario la patente di protezionista.
"Barack estremista sull'aborto" Obama ha "posizioni da estremista" sull'aborto, "lontane dalla mentalità comune", ha attaccato ancora John McCain, ricordando i voti di Obama a favore di una vasta gamma di procedure per l'interruzione di gravidanza. McCain si è detto convinto che la decisione sull'aborto tocca agli Stati, non al governo federale, promettendo che da presidente sceglierà giudici della Corte Suprema "non su base ideologica, ma per le loro qualifiche".
"Una nuova direzione per l'America" Il Paese "ha bisogno di una nuova direzione, non possiamo essere soddisfatti degli ultimi otto anni": lo ha detto il repubblicano John McCain, nella dichiarazione finale agli elettori, in chiusura del terzo e ultimo dibattito presidenziale. "Ho servito tutta la mia vita questo paese - ha detto McCain -, mi auguro che mi darete un'ulteriore opportunità di servirlo".
Obama calmo, quasi gelido "Ayers ha commesso atti ripugnanti 40 anni fa quando avevo otto anni. Dieci anni fa abbiamo lavorato assieme nel board di una organizzazione presieduta da Walter Annenberg, un ambasciatore e grande amico di Ronald Reagan", si è difeso Obama che sulla mappa della Cnn è ora indicato a 277 voti elettorali: un passaporto per la Casa Bianca se i sondaggi con vantaggio a due cifre per il democratico dicono davvero la verità. Con il rivale il senatore dell'Illinois ha sfoderato l'arma della calma anche a costo di apparire gelido: ha applaudito McCain sulla tortura, affermato di voler trovare "terreno comune" sull'aborto, concordato col rivale sull'istruzione. "Ottima performance", lo ha applaudito Hillary Clinton che ha assistito tra il pubblico.
"Serve un piano per la middle class" Nel pacchetto da 700 miliardi di dollari dell'amministrazione Bush contro la crisi economica manca un piano per la middle class, ha detto Barack Obama, sottolineando che la crisi che l'America ha davanti è la peggiore dalla Grande Depressione. In fatto di politica economica John McCain "promette altri otto anni di Bush".
"Contro di me solo spot negativi" Gli spot della campagna di John McCain sono stati al cento per cento negativi: ha detto il candidato repubblicano (un sondaggio Cbs/New York Times aveva ieri messo in luce che due terzi degli americani pensano che McCain stia facendo una campagna piena di attacchi negativi mentre solo un terzo degli elettori pensa lo stesso di Obama.
Critiche alla Palin Sarah Palin, la vice di John McCain "non ferma ai comizi chi mi dà del terrorista", ha accusato Obama. E' "una politica capace", ma "sta al popolo americano" decidere se ha le capacità di diventare presidente se qualcosa dovesse succedere a un presidente John McCain...". "Biden invece sarebbe un ottimo presidente", se qualcosa dovesse succedermi".
McCain potrebbe aver vinto ai punti secondo il commentatore di Atlantic, Mark Ambinder. Così anche Marc Halperin di Time. Ma se i politologi approvano, il pubblico sembra scivolare ulteriormente verso il democratico. Il problema di McCain è che l'America sta già votando - il voto anticipato quest'anno è più diffuso che in precedenza - e il tempo a disposizione per una svolta è quasi finito. Il dibattito nella notte alla Hofstra University era l'ultima chance di convincere gli americani che Obama non è pronto occupare l'ufficio Ovale, compito difficile visto che per ora ogni strategia tentata da McCain contro l'avversario si è finora rivelata perdente.
I sondaggi danno a Obama vantaggi solidi, con CBS e New York Times che lo indicano avanti di ben 14 punti (53-39%) e il Los Angeles Times lo dà a più 9 (50-41%).
Unica eccezione l'economia, nella seconda giornata piu; nera della storia di Wall Street, ma anche la crisi gioca a favore del candidato democratico. E Joe l'idraulico non è forse bastato a rovesciare la partita a favore di John McCain- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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