Louis Erard ha avviato in Italia, fin dall'inizio dell'anno, un approfondito lavoro sull'immagine e sulla distribuzione del marchio, presente nel nostro Paese dal 2004, imposto da un new deal che il CEO Alain Spinedi ha fortemente voluto per invertire un trend, da troppo tempo, poco soddisfacente: «Il nostro primo grande impegno, sarà quello di rinforzare la comunicazione del nostro DNA, basato sull'alta qualità offerta a prezzo accessibile. In seconda istanza, lavoreremo con impegno sulla crescita, presso il pubblico, dell'awareness, della credibilità, al fine d'implementare la notorietà del brand e di metterci nella condizione di proporre in modo fluido anche modelli dal costo più elevato».
Una strategia questa che, al contrario del passato, è sostenuta anche dal prodotto sportivo e sportivo-elegante, e non solo dall'iconico Regolatore, al fine d'intercettare un pubblico più giovane e dinamico. Certo è, comunque, che la Maison si è sempre storicamente distinta (affonda le sue radici fino al 1931), sul prodotto tradizionale dal sapore vagamente retrò. In un simile contesto rientra una delle ultime versioni solotempo della collezione Heritage Classic (in foto), su cassa in acciaio da 40 mm, impermeabile fino a 5 atmosfere.
Spiccano la lunetta a due scalini ed il suo contrasto estetico con la marcata zigrinatura della corona, mentre il quadrante argenté strizza l'occhio a stilemi d'antan, con la finitura guilloché centrale e satinata circolare sulla fascia degl'indici a numeri romani serigrafati neri, «completando il lavoro» con l'apertura al 12 a visualizzare l'organo regolatore, cuore del calibro automatico Sellita SW200-1 (in vista anche lato fondello). Con cinturino in pelle marrone, stampa cocco, questo Heritage Classic ha un costo di 1.335 euro.FRin
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