Luigi Mascheroni
I latinisti oggi sono merce rara, figuriamoci i mecenati latinisti. Uno dei pochi è Corrado Canussio («Chissà la faccia della mia prof quando leggerà questarticolo... mi rimandava in latino un anno sì e uno no»), 37 anni, milanese, presidente della «Fondazione Niccolò Canussio» che da anni promuove iniziative di studio e ricerca sul mondo antico, in particolare con il grande convegno che ogni anno riunisce nel castello di famiglia a Cividale del Friuli, a fine settembre, i massimi specialisti del mondo antico provenienti dallEuropa e dallAmerica. Un appuntamento internazionale che ha fatto della Fondazione (intitolata allavo Niccolò, umanista del XV secolo) uno strumento straordinario per la conoscenza e la diffusione della cultura classica nel mondo. «La Fondazione - spiega Corrado Canussio - nasce grazie a mio padre Vittorio, scomparso nel 99, grande latinista e latino parlante, che negli anni Ottanta riacquistò dallo Stato italiano e ristrutturò il castello che i Canussio possedevano a Cividale fin dallVIII secolo e che poi, dopo loccupazione austriaca, era diventato nel 900 una caserma dei carabinieri. Mio padre, malato, fece in tempo a seguire il primo convegno, nel 99, poco tempo prima di morire. Chiuse i lavori rivolgendosi agli studiosi, che già allora erano lélite dellaccademia italiana ed europea, dicendo: Questa ormai è casa vostra, fatene buon uso».
Esattamente quello che ha fatto Corrado Canussio. Ha raccolto leredità del padre e ha impegnato tempo, energie e denaro per sostenere la Fondazione e organizzare i convegni, sempre con unattenzione particolare allattualità, cioè riscoprendo le tracce che la civiltà greca e romana ha lasciato nella quotidianità del presente. Nel 2001, ad esempio, in tempi di euro, si parlò di Moneta, mercanti, banchieri; nel 2003, con lannuncio dellentrata della Slovenia nella Ue, si rivolse lo sguardo DallAdriatico al Danubio; lo scorso anno - in pieno allarme terroristico - si parlò di Terror e Pavor: violenza, intimidazione e clandestinità nel mondo antico, e questanno, da oggi a domenica, per seguire lavvicinamento della Turchia allEuropa, è stato scelto il tema Tra Oriente e Occidente: indigeni, greci e romani in Asia Minore.
Il convegno di studi è il fiore allocchiello della Fondazione, che può contare su un comitato scientifico deccezione (da Marta Sordi, della Cattolica di Milano, a Michael von Albrecht, dellUniversità di Heidelberg, fino a Francois Hinard, rettore di Parigi IV), ma non è lunica iniziativa: listituzione promuove corsi di lingua latina, master, seminari e può contare su un sito internet (http://www.fondazionecanussio.org) che offre la possibilità di scaricare, gratis, gli atti dei convegni: sono più di 100mila i contatti allanno per recuperare i quasi 130 interventi tenutisi dal 99 a oggi. Un successo «editoriale» incredibile, se si tiene conto che sono pochi i volumi di antichistica che superano le mille copie vendute. E pensare che tutto è nato da un non-specialista: «Mio padre non era un accademico, era medico alla Mangiagalli - racconta Corrado Canussio -, però aveva una grandissima passione per la storia antica e per il latino, tanto che con il tempo ha iniziato anche a tradurre e scrivere saggi che sono stati apprezzati, caso abbastanza raro, anche dal mondo accademico.
Il mecenate milanese che insegna latino al mondo
Corrado Canussio, una vita dedicata alla conoscenza del mondo antico
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