Inizialmente ha dichiarato di essere rimasto vittima di un agguato: lui, un «povero» marocchino, ferito a colpi di pistola mentre faceva tranquillamente benzina «con lauto di un conoscente» in un distributore di via San Giusto (zona via Novara-San Siro) il pomeriggio della vigilia di Natale, da un uomo «italiano, alto, con capelli biondi e lunghi».
Il «povero» marocchino era stato così accompagnato da un conoscente allospedale San Carlo. E lì - di fronte a quelluomo ferito da un colpo di pistola a un piede e alladdome (ma era una ferita sottocutanea, quindi non grave) - i sanitari hanno avvertito i militari dellArma perché facessero chiarezza su quellanomala versione dei fatti. È così che i carabinieri hanno scoperto che il nordafricano era ricercato per traffico di droga. E lo hanno fatto piantonare dai loro colleghi in ospedale perché, dai loro accertamenti, è emerso che Ahmed Raihani, classe 1972, è stato colpito nell'aprile scorso da un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Alessandria.
Limmigrato a quel punto ha dovuto ammettere che «forse» le cose non erano andate proprio come aveva sostenuto con tanta vivacità in un primo tempo e che il tizio che lo aveva accompagnato allospedale, sostenendo la tesi della tentata rapina come se fosse stato presente anche lui al fatto, altri non era che il fratello.
A quel punto - visto che la faccenda stava prendendo una piega molto diversa da quella iniziale e non si capiva più quale fosse la verità e quale no - i militari si sono recati personalmente nella zona dove si trova il distributore di benzina e unarma lhanno trovata per davvero. In un cestino della spazzatura, infatti, hanno recuperato una piccola pistola, calibro 6,35, che per il momento non sembra di provenienza furtiva.
I carabinieri sono convinti che il marocchino sia rimasto vittima di un regolamento di conti nellambito dello spaccio di stupefacenti.
Medicato al pronto soccorso, arrestato per droga
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