Medici nella top ten degli evasori. L’Ordine: «Vanno puniti»

«Gli evasori incalliti vanno messi in galera, come avviene negli Stati Uniti». Non nasconde la sua indignazione Ugo Garbarini, presidente dell’Ordine dei medici di Milano, contro i furbetti della fattura. In base a una ricerca condotta dal Fisco a livello nazionale, i medici e i dentisti di Milano e provincia risultano tra gli evasori fiscali più incalliti, assieme ai colleghi romani, agli immobiliaristi della zona, ai ristoratori di Firenze, ai costruttori di Treviso e ai commercianti all’ingrosso di Brescia.
Una spina nel fianco per Garbarini che, tra l’altro, presta servizio medico negli ambulatori della Guardia di finanza. Anche se sembra un’ovvietà, sapere che tanti professionisti riescono ancora a fatturare in nero manda il rappresentante dell’Ordine su tutte le furie: «La tolleranza va bene, ma non si può arrivare a certi livelli. Sono indignato, la situazione è inaccettabile». Da qui la proposta di seguire l’esempio, rigidissimo, degli Stati Uniti dove gli evasori finiscono in galera. Perché va bene chiudere un occhio, va bene andare incontro a una categoria che ha spese altissime e cavilli burocratici fitti da rispettare, ma quando è troppo è troppo. Soprattutto perché in questo modo si getta fango su un’intera categoria di professionisti, screditando anche quelli onesti.
Il vizietto del lavoro in nero però sembra diffuso in tanti studi privati e non è solo una vox populi. I guadagni per la categoria non sono più quelli di una volta, i macchinari e i materiali medici costano molto. E forse qualcuno cerca di scucire qualche centinaia di euro in nero qua e là.
«Mi sembra impossibile» è scettico Roberto Rossi, rappresentante lombardo dello Snami, il sindacato nazionale autonomo dei medici, nel leggere i dati della top ten degli evasori. «Mi vien da pensare che le evasioni non siano frutto di furbizia ma siano semplicemente degli errori - spiega Rossi - Il carico burocratico per i medici è enorme e rispettare tutte le regole è difficile, si può quindi sbagliare facilmente nella compilazione della modulistica varia».
Rossi scagiona i medici e crede nella loro buona fede. Non fosse altro che per un paio di motivi. Uno: i pazienti ormai chiedono quasi tutti la fattura perché riescono a scaricare le spese mediche in vari modi. Due: «Anche volendo - dicono in tanti - evadere è impossibile, siamo super controllati». Anzi, tanti medici, offesi dall’accusa del fisco, minacciano una manifestazione pubblica e lanciano la sfida: «Venite pure a frugarci nelle tasche - si indignano - Vi accorgerete che aumentano i pazienti e aumentano le spese per i materiali. Ma non aumentano i guadagni.

Non siamo noi i veri evasori, andatelo a chiedere agli artigiani». Ma forse i medici non sanno che anche gli artigiani sono nella lista nera. Così come ci sono finiti perfino i notati e gli studi legali della provincia di Roma.

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