«Cè un dato che salta subito allocchio: l87 per cento dei ragazzi ricoverati da noi sino ad oggi per tentato suicidio soffrivano già di disturbi psichici, come disturbi ansioso depressivi, psicotici e di personalità».
A Milano, al reparto psichiatria del Fatebenefratelli, ha sede il primo centro di prevenzione e ricovero per i tentati suicidi di adolescenti di tutta lUnione europea. È stato costituito nel 2007, grazie a un protocollo dintesa della Regione Lombardia e si avvale della gestione di tre grandissimi «esperti del settore»: il direttore del reparto di salute mentale dellospedale, il professor Claudio Mencacci, il professor Massimo Clerici, primario di psichiatria del San Gerardo di Monza e responsabile scientifico de «lAmico Charlie» (lassociazione onlus che si occupa dei disagi giovanili) e, infine, il professor Luca Bernardo, direttore del dipartimento materno e infantile del Fatebenefratelli. È con lui che, dopo il tentato suicidio della liceale, abbiamo parlato di questi casi così incomprensibili.
«Dal 2007 abbiamo ricoverato 55 adolescenti, la maggior parte femmine e italiane - spiega Bernardo -. Il 50 per cento aveva i genitori separati, il 63 aveva familiarità con i disturbi psichiatrici e il 20 per cento usava cannabinoidi e stupefacenti.
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