da Sachsenring
Marco Melandri, finalmente. In grande difficoltà dallinizio dellanno, Marco è andato in crisi, incapace di ottenere risultati allaltezza del suo talento. «È la moto più difficile che abbia mai guidato» ha detto Melandri in Olanda, dove, dopo aver conquistato il quarto posto in prova solo grazie alla pioggia, ha toccato il fondo in gara, chiudendo decimo e spaccando con un pugno il cupolino per la rabbia. «Ho sbagliato, chiedo scusa», si era premurato a sottolineare Marco appena arrivato in Germania, dove, a sorpresa, ho trovato anche delle novità sulla sua Honda, due nuovi scarichi e chissà cosaltro dentro al motore. E immediatamente è scattata la molla. Da apatico e inconcludente, Melandri si è subito trasformato in veloce e concreto al Sachsenring, pista magica per Marco, che qui vinse il suo primo GP in 250 e conquistò nel 2006 il 2° posto, battuto soltanto per 145 millesimi dopo una splendida sfida con Rossi.
«Alla faccia di chi dice che i miei erano solo problemi psicologici - si è sfogato Melandri un attimo dopo aver conquistato il terzo posto e la prima fila -. La realtà è che adesso, finalmente, sono io a guidare la moto e i nuovi scarichi mi hanno permesso di fare un grande passo in avanti. Ho voglia di tornare sul podio». Ne ha bisogno, anche se il suo futuro sembra assicurato.
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