Roma - Perché negare? Se lo sarà chiesta anche Giovanna Melandri, in un barlume di autocritica, visto com’è andata a finire. Perché negare di essere stata nella villa in Kenya di Flavio Briatore, quando poi vengono pubblicate dalla rivista "Chi" (leggi il commento di Mario Giordano) le foto della bionda ministra per lo Sport che, proprio lì, si scatena nelle danze, avvolta in un etnico kaffetano? Perché negare, sfidando i testimoni a confermarne la presenza, come fanno Simona Ventura e Carlo Rossella? Ecco che la telenovela su quel Capodanno da favola mette ora in imbarazzo la «fatina» diessina, impegnata in questo momento sul fronte degli stadi violenti. Perché lei ha sentito il bisogno di smentire questa storia dell’ospitalità nella dimora del manager della Renault, nei dintorni di Malindi? Temeva, si vede, che la sua immagine fosse danneggiata: non le sarà sembrato politically correct apparire nella corte festaiola e disimpegnata del patron del «Billionaire» di Porto Cervo.
Tutto è cominciato a settembre, quando lo stesso Briatore, in un’intervista alla Stampa, aveva detto di essere di sinistra, di ammirare la Melandri e di ospitarla «sempre volentieri» nella sua «Lion in the sun» keniota. Dagospia aveva rilanciato, confermando che la ministra frequentava la villa con le amiche giornaliste Stella Pende e Myrta Merlino. Poi L’Espresso, settimane fa, scriveva che la Melandri era «molto interessata» all’acquisto della bellissima casa in Kenya del cantautore Roberto Vecchioni. Aggiungendo: «L’esponente ds, del resto, il Kenya lo conosce bene per essere stata ospite nella lussuosa villa del manager Renault Flavio Briatore».
A questo punto, la ministra ha deciso di reagire. Peggiorando la situazione. Ha scritto una lettera al settimanale e ha precisato di non aver mai «soggiornato» nella villa di Briatore e, soprattutto, di frequentare sì da anni questo «bellissimo dolente Paese» con la famiglia nelle vacanze natalizie, ma impegnandosi per un ospedale per i baraccati di Nairobi e per un centro di cure ai bambini sieropositivi di Watamu. «Questa è la mia Africa», ha sottolineato. In Kenya, insomma, la Melandri ci va sempre e ha davvero comprato la casa di Vecchioni, ma da «turista consapevole».
Ecco il punto, con questo quadretto stridono le foto di balli sfrenati nella corte gaudente di Briatore. Stridono, e molto. Come giustificarle, ora che sono sotto gli occhi di tutti? E come spiegare che ha dovuto rinnegare l’amicizia con Flavio, icona del divertimento dei ricchi, ma anche suo dichiarato ammiratore politico? Certo, quello stesso Briatore giustifica l’evasione fiscale che il governo-Prodi vuole combattere. E nel suo dorato «Billionaire» sulla Costa Smeralda, l’alleato della Melandri, Oliviero Diliberto, leader del Pdci, ha detto di voler entrare solo «imbottito di tritolo».
Certe frequentazioni, per forza di cose, imbarazzano. Imbarazzano la sinistra «buonista», perché a destra, viceversa, una come la signora di An Daniela Santanchè, non si sogna di nasconderle. Tutt’altro. Ma lei, la Melandri, si è sentita in cattiva compagnia e ha negato. Così, sono arrivate le foto a sbugiardarla. E il direttore di Canale 5, Rossella, che scrive su Chi: «Una mia carissima amica, che frequenta con regolarità la villa di Briatore, mi ha detto di avervi incontrato la Melandri, una, due, forse tre volte. Ma che male c’è a bere un drink ai tropici con Flavio?».
La Ventura raddoppia: «Non capisco perché la Melandri non voglia dire di essere stata ospite di Flavio.
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